L’ora della verità per Russia e Bielorussia

Scherma - Gli atleti russi in gara come neutrali agli Europei di Plovdiv

Il 10 marzo prossimo si vota per la riammissione in gara degli atleti di Russia e Bielorussia seppur sotto bandiera neutrale. Ma, a prescindere dall’esito, l’idea è che non sia finita qui.

 

Da una parte Russia e Bielorussia che sperano di ottenere finalmente il semaforo verde per il ritorno nelle competizioni internazionali dopo un anno di ban, seppure sotto bandiera neutrale. Dall’altra l’Ucraina, appoggiata da altre federazioni fra cui USA Fencing, che preme perché anche nel congresso straordinario della FIE in programma (in video conferenza)  venerdì 10 marzo si opti per il mantenimento della linea dura senza la benché minima concessione. Fra i due estremi, la sensazione che, sia quale sia l’esito della votazione, la questione potrebbe essere ben lungi dall’essere risolta definitivamente. Il tutto con la partenza del percorso di qualificazione verso Parigi 2024 sempre più alle porte, con conseguente necessità di dirimere una volta per tutte questa spinosa situazione.

Una decisione in merito sarebbe già dovuta arrivare lo scorso novembre, nel corso dell’annuale Congresso FIE di fine stagione a Losannna ma allora si optò per un rinvio. In questi mesi la situazione sul fronte bellico non è cambiata: i combattimenti continuano e dalla Russia non è arrivato alcun segnale di un’imminente cessazione di quella da loro definita “operazione militare speciale”. Come non sono cambiate le condizioni poste dalla Federazione Ucraina perché si possa tornare a ragionare su un possibile ritorno in gara degli atleti russi e bielorussi, rinnovate proprio alla vigilia del congresso nell’ennesima lettera diretta alla FIE: la fine della guerra e il ritiro delle truppe.

Adesso però il tempo stringe. Ad aprile parte il cammino verso Parigi: un eventuale conferma del ban significherebbe quasi certamente un’Olimpiade senza Russia (che difficilmente però accetterebbe il verdetto senza provare un ricorso), al contrario il via libera al rientro facilmente al ripetersi delle scene viste lo scorso anno prima che intervenisse il ban, con gare che potrebbero venire completamente stravolte da boicottaggi in serie da parte di chi si trova sulla strada di un atleta russo o bielorusso.

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Foto Pavia/Bizzi Team