La reazione della sciabolatrice ucraina dopo il voto del Congresso Internazionale della FIE che ha dato il via libera al ritorno in gara di russi e bielorussi.
Delusione, rabbia, ingiustizia. Questo il climax sentimentale che attraversa l’animo di Olga Kharlan nella sua reazione a caldo affidata ai social dopo il via libera dato dal Congresso Straordinario della FIE al ritorno in pedana di atleti russi e bielorussi. Un lungo sfogo, quello della fuoriclasse di Mykolaiv, affidato ai propri canali social: «La decisione del Congresso della Federazione Internazionale di scherma di permettere a russi e bielorussi di partecipare a tutte le competizioni mentre è in corso una brutale guerra nella mia terra natale mi lascia con un senso di vuoto dentro» ha scritto la quattro volte campionessa del Mondo «Mi fa pensare che non esiste un mondo migliore e più giusto».
«Abbiamo e abbiamo avuto» continua nel post Kharlan «il supporto di chi ha capito dov’è la ragione e dove è il torto, dove c’è la luce e dove c’è l’oscurità. E noi siamo profondamente riconoscenti per tutti i nostri amici e per tutte quelle persone che ci sono state vicine in questi tempi orribili. Ma non c’è modo che alcune persone si mettano nei tuoi panni. Semplicemente non vogliono, perché è doloroso e non necessario per loro. Perché cercano false opinioni come “gli atleti non sono responsabili”, o “fuori lo sport dalla politica” o “Siamo tutti una famiglia e dobbiamo vivere in pace” solo per i loro scopi egoistici. Tutto questo si sgretola quando sulla tua casa, sulla tua terra cadono le bombe, quando devi vivere nei rifugi, quando devi andare al fronte e proteggere la tua famiglia da chi vuole distruggere la tua vita e altre cose che non sono accadute nemmeno nei tuoi incubi peggiori. Queste persone non capiranno mai finché non accadrà anche a loro».
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Foto Pavia/Bizzi Team