Manon Brunet sulla decisione di riammettere russi e bielorussi: «Ci si è fatti beffe dei valori Olimpici»

Scherma - Manon Brunet contro la decisione di riammettere russi e bielorussi

La sciabolatrice francese si esprime con durezza sulla decisione del congresso straordinario FIE di riammettere in gara gli atleti russi e bielorussi a partire da aprile.

 

A quattro giorni di distanza dal controverso esito del Congresso Straordinario FIE che ha dato il via libera al ritorno in gara – previo semaforo verde anche da parte del CIO e comunque sotto bandiera neutrale – di atleti russi e bielorussi a partire dal prossimo aprile, non si placano le polemiche attorno al verdetto emerso dalla votazione di venerdì 10 marzo. L’ultima in ordine di tempo a dire la sua è stata la sciabolatrice francese Manon Brunet, che non ha nascosto la propria collera: «Un po’ me lo aspettavo» ha dichiarato la lionese a RMC Sport «ma speravo il contrario. Per me ci si è fatto beffe dei valori Olimpici».

Manon Brunet ha poi svelato un possibile scenario che si potrebbe dipanare nel prossimo futuro qualora il verdetto venisse confermato dal CIO: «Ho mandato subito un messaggio a Olga Kharlan e lei mi ha detto che smetterà sicuramente di gareggiare perché il suo comitato Olimpico deciderà di non mandare più gli atleti alle competizioni. Quello che più mi tocca è che il governo russo ha rotto la tregua olimpica lanciando l’invasione e ora potrebbe fare le Olimpiadi. Se inoltre gli ucraini non possono partecipare ai Giochi perché li boicottano, non comprendo. Non trovo giusto tutto questo».

«Io non sono contro gli atleti russi» chiarisce poi Brunet «perché non sono loro che fanno la guerra, ma devono schierarsi dalla parte di non essere più russi e rinnegare tutto ciò che riguarda questa vicenda».

Twitter: agenna85

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Foto Bizzi