Bebe Vio non si è scordata come si vince

Scherma paralimpica - Bebe Vio trionfa a Pisa nel giorno del suo rientro

La fuoriclasse di Mogliano Veneto, al suo ritorno in pedana dopo quasi due anni, vince la tappa di Pisa nel fioretto femminile Categoria B. E lo fa a modo suo, lasciando le briciole alla concorrenza.

 

Bebe Vio è tornata. E lo ha fatto nell’unico modo che conosce: vincendo. Senza lasciare alle avversarie che le briciole in una gara, quella di fioretto femminile categoria B, che la fuoriclasse di Mogliano Veneto ha dominato dall’inizio alla fine. Le è bastato calare la maschera e risentire il profumo di gara per dimenticarsi in un amen i timori e le emozioni per un nuovo primo giorno di scuola arrivato quasi due anni dopo l’ultima recita sul palcoscenico di Tokyo. Il miracolo dopo la grande paura di non riuscire a esserci per via di un’infezione batterica preceduta da un infortunio importante. E poi, ancora infortuni, altri interventi chirurgici, gli impegni con la sua Academy e l’università a tenerla lontana dalle pedane per tutto questo tempo.

«Questa lunga assenza dalle pedane mi riempie di dubbi e di paure: sarò pronta per la gara? Sarò ancora in grado di tirare ad alto livello? » si era chiesta Bebe alla vigilia della gara pisana. Una vigilia spesa al palazzetto a sostenere e tifare i propri compagni di squadra, in attesa di poter tornare in azione in una tappa per lei sempre speciale e da dove inizia la sua rincorsa verso i Giochi di Parigi 2024. I dubbi e le paure dell’azzurra sono però evaporati già al primo assalto di giornata, come testimonia il 15-2 contro la polacca Patrycja Hareza agli ottavi di finale. L’inizio di una cavalcata poi completata dai larghissimi successi contro la giapponese Anri Sakurai ai quarti (15-5), la thailandese Yana Saysunee in semifinale (15-2) e il conclusivo 15-6 contro la cinese Xiao Rong, che con le 6 stoccate messe a referto è quella che riesce a strappare alla fine della giornata il maggior numero di stoccate a Bebe.

Un dominio vero e proprio, celebrato con la solita maschera fatta volare via e l’urlo di gioia visto in tantissime occasioni. La caccia di Beatrice Vio al terzo oro paralimpico è solo all’inizio e sebbene di strada da fare ce ne sia ancora tanta, l’avviso  che da Pisa arriva alle avversarie è forte è chiaro: Bebe è tornata e, soprattutto, non si è dimenticata come si fa a vincere una gara.

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Foto Andrea Trifiletti

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