La città bulgara si appresta a ospitare per la quarta volta nella sua storia la rassegna iridata giovanile. Un viaggio indietro nel tempo per ripercorrere le precedenti edizioni e i tanti campioni che da quelle pedane hanno spiccato il volo.
Quando il prossimo 1 aprile si assegneranno i primi titoli dell’edizione 2023 dei Campionati Mondiali Cadetti e Giovani di scherma (clicca qui per i convocati dell’Italia), per Plovdiv sarà iniziato ufficialmente il quarto atto di un legame che definire speciale è riduttivo. Nessun’altra località come questa antica città distante poco più di 150 chilometri dalla capitale della Bulgaria ha saputo associare il proprio nome alla più importante rassegna schermistica giovanile. E proprio da queste pedane sono passati, nel corso delle varie edizioni, tanti atleti e atlete che allora erano soltanto giovani promesse diventate poi nel corso degli anni i campioni e le campionesse che adesso lottano ai massimi livelli.
2004: gli ori di Errigo e Samele
Qualche nome? Nel 2004, quando per la prima volta il Mondiale si disputò da queste parti, a firmare i due ori della spedizione azzurra furono gli allora Cadetti Arianna Errigo e Luigi Samele, che si imposero nelle gare di fioretto femminile e sciabola maschile. Di qualità anche il podio della spada femminile Giovani, con Ana Maria Branza a firmare il suo secondo titolo iridato di categoria precedendo Bianca Del Carretto e Nathalie Moellhausen. Fra le atlete che si misero in luce, anche una diciannovenne Mariel Zagunis. Nella prova individuale di sciabola femminile chiuse al secondo posto, battuta dalla compagna di squadra Sada Jacobson, ma qualche mese dopo ai Giochi di Atene si rifece con gli interessi prendendosi da perfetta “underdog” il più clamoroso degli ori Olimpici.
2014: lo show di Luca Curatoli
Passano dieci anni e i Mondiali Giovanili di scherma fanno nuovamente tappa a Plovdiv. L’uomo copertina in casa Italia è indubbiamente Luca Curatoli: il napoletano, che già il mese prima aveva messo la propria firma sul titolo Continentale, è incontenibile e si prende tanto il titolo individuale quanto quello a squadre assieme a Leonardo Affede, Francesco Bonsanto e Francesco D’Armiento. L’altra medaglia d’oro la firma Eleonora De Marchi nella spada femminile Cadetti, mentre l’Italia chiude la rassegna con un complessivo di 7 piazzamenti sul podio grazie ai bronzi di Roberta Marzani (spada femminile Giovani), Claudia Borella (fioretto femminile Cadetti), Guillaume Bianchi (fioretto maschile Cadetti) e della squadra di fioretto femminile Under 20 composta da Matilde Biagiotti, Erica Cipressa, Camilla Mancini e Francesca Palumbo. Fuori da casa Italia brillano le stelle di Lee Kiefer e Anna Marton, padrone rispettivamente del fioretto femminile e della sciabola femminile.
2017: 12 medaglie azzurre e la spada sugli scudi
L’ultima volta che il Mondiale Cadetti e Giovani ha fatto tappa a Plovdiv è datata 2017. L’Italia è protagonista di un buon cammino e alla fine raccoglie 12 medaglie di cui due del colore più prezioso. Davide Di Veroli, che sulle stesse pedane il mese prima ci aveva vinto l’Europeo, sbaraglia la concorrenza fra i Cadetti e si laurea Campione del Mondo. A imitarlo i colleghi della squadra Under 20: Gianpaolo Buzzacchino, Valerio Cuomo, Cosimo Martini e Federico Vismara un anno dopo Bourges 2016 sono di nuovo sul tetto del Mondo nella prova per quartetti. Più in generale, il Mondiale del 2017 ha visto proprio la spada sugli scudi, grazie anche alla doppia medaglia individuale degli stessi Cuomo e Martini (rispettivamente argento e bronzo in un podio completato dall’ungherese Gergely Siklosi), al terzo posto di Federica Isola e all’argento della stessa Isola assieme ad Eleonora De Marchi, Alessandra Bozza e Beatrice Cagnin dopo un testa a testa con la Francia risoltosi solo alla priorità. Al resto del bottino hanno provveduto Serena Rossini (argento nel fioretto Under 20), le due squadre di sciabola con altrettanti secondi posti oltre ai bronzi di Guillaume Bianchi e Alessio Di Tommaso nel fioretto maschile rispettivamente fra i Giovani e i Cadetti. E proprio nel fioretto maschile Under 20 a imporsi fu Cheung Ka Long, che soltanto quattro anni dopo avremmo trovato sul gradino più alto del podio Olimpico di Tokyo 2020.
2023: Una storia tutta da scrivere
Il countdown verso il primo aprile è ormai scattato. Sulle pedane bulgare c’è una storia tutta da scrivere. Per l’Italia, che riparte dalle quindici medaglie degli Europei di Tallinn e da una stagione di Coppa del Mondo in cui è stata assoluta protagonista in tutte le armi per provare a fare meglio delle otto medaglie dello scorso anno a Dubai. Ma anche per le tante stelle della scherma giovanile, pronte a spiccare il volo verso un futuro luminoso: tempo qualche anno e sapremo se anche in questo 2023 Plovidv ha tenuto a battesimo nuovi campioni della scherma che verrà.
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Foto Augusto Bizzi