Il percorso della scherma verso Parigi 2024 potrebbe essere decisamente accidentato

Scherma e Olmpiadi, problemi e ingiustizie

Gare annullate, alcune a rischio, mentre altre federazioni non si mostrano contrarie ad avere in gara russi e bielorussi. E l’Ucraina annuncia di non voler prendere parte alle competizioni dove questi sono ammessi. Il tutto alla vigilia della partenza del percorso di qualificazione della scherma a Parigi 2024.

 

Esattamente fra un mese, con le gare di fioretto femminile in calendario a Poznan, dovrebbe cominciare ufficialmente il percorso che porta la scherma verso le Olimpiadi di Parigi 2024. Il condizionale è però d’obbligo, perché al momento sembra regnare il caos più assoluto. L’ultimo tassello a un mosaico sempre più complicato da ricomporre, per di più in tempi così ristretti, riguarda l’ufficializzazione da parte della Federazione Ucraina della decisione di boicottare le competizioni dove saranno presenti atleti russi e bielorussi, che lo scorso 10 marzo hanno formalmente ottenuto il nulla osta da parte del Congresso FIE per un ritorno in pedana proprio a partire da metà aprile e in concomitanza con il via alla qualificazione olimpica. Una decisione peraltro ampiamente preventivabile, con tanto di appello alla comunità schermistica internazionale di rimanere compatta a supporto della propria causa evitando di scendere in pedana contro i russi.

Il boicottaggio ucraino è il terzo segnale forte recapitato alla FIE, dopo l’annullamento da parte della Federazione Tedesca della tappa di fioretto femminile di Tauber prevista in maggio e l’alta probabilità che anche a Poznan possa accadere la stessa cosa. Dall’altra parte però, stando a quanto riporta il portale russo match.ru, la Federazioni di Corea del Sud e Georgia avrebbero già dato alla Federazione Internazionale il proprio benestare ad avere gli atleti russi in pedana nelle gare previste a Seul (Grand Prix di sciabola femminile e maschile, in programma a fine aprile) e Batumi, sede della tappa di Coppa del Mondo di sciabola femminile. Entrambe le competizioni sono valide ai fini della qualificazione Olimpica così come le due sopra citate di fioretto, con inevitabili conseguenze sulla regolarità della stessa: da una parte, infatti, ci sono competizioni cancellate o comunque vietate ai russi; dall’altra gare dove la presenza di Russia e Bielorussia potrebbe innescare una catena di forfait e boicottaggi in corso d’opera. Una vera e propria nebulosa oltre la quale si fatica a vedere un barlume di chiaro.

 

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A tal proposito, il Consiglio degli atleti della Federazione Statunitense ha deliberato piena libertà di scelta per ciascuno dei tiratori su come comportarsi in caso di incrocio con russi o bielorussi, pur rimanendo in posizione di ferma condanna verso l’esito del Congresso FIE: «Crediamo che gli atleti abbiano il diritto e la responsabilità di usare la loro voce per farsi sentire su cosa sia giusto […]» si legge nella nota ripresa dai social ufficiale di US Fencing  «In questo spirito sosteniamo la scelta individuale di ogni atleta di tirare o meno in queste gare, consci del fatto le loro decisioni sono personali e complesse»

Twitter: agenna85

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Foto: Augusto Bizzi