Italia, che peccato! Le azzurre si fermano a una stoccata dall’oro nella gara a squadre di sciabola femminile Under 20

L’Ungheria si impone in rimonta all’ultima stoccata grazie a una super Battai. Per l’Italia è un argento amaro. Bronzo per la Bulgaria.

 

Così fa davvero male. L’Italia della sciabola femminile arriva un passo dal farsi il regalo più bello nella prova a squadre di sciabola femminile Under 20 ai Mondiali di Plovdiv, ma sulla sua strada trova una super Sugar Battai a spegnere all’ultima stoccata il sogno d’oro di Carlotta Fusetti, Michela Landi, Maria Clementina Polli e Manuela Spica. Vince l’Ungheria, guidata dalla sua stella più luminosa, per l’Italia arriva una medaglia d’argento tanto prestigiosa quanto amara. Lo avrebbero meritato, le azzurre, il bersaglio grosso. Per come hanno tirato durante tutta la giornata, con le vittorie di autorità contro Corea del Sud e Turchia prima di demolire la sorprendente Bulgaria (45-17)  nell’assalto che da vale il lasciapassare per la finalissima contro le favorite ungheresi.

Ma lo avrebbero meritato l’oro anche per la capacità di rimettere in piedi un assalto nato male e che a un certo punto sembrava se non chiuso – nella sciabola mai dire mai e anche oggi non sono mancati esempi di rimonte clamorose -perlomeno decisamente indirizzato verso le magiare. Succede tutto all’alba della terza tornata: Michela Landi fa 14-2 su Anna Spiesz; Maria Clementina Polli, sin lì tenuta in panchina e subentrata in un momento delicato, allunga con un bel 5-2 su Keszei e lascia il testimone a Carlotta Fusetti sul 40-34. Nell’ultima frazione però sale in cattedra Sugar Battai, che fa valere talento ed esperienza per costruire la rimonta sublimata all’ultima stoccata con una leggera precedenza d’attacco sull’azzurra. Quanto basta per il gioco, partita e incontro.

Applausi comunque per l’Italia, che si riscatta alla grande dopo una prova individuale in cui nessuna delle ragazze era riuscita a esprimere il proprio valore uscendo di scena nelle primissime battute. Oggi invece è arrivata la reazione immediata. Concentrate, sempre sul pezzo, addirittura dominanti in occasione della semifinale ma senza comunque dare la possibilità alle avversarie di giocarsi le proprie carte negli assalti precedenti. Una bella Italia per una bella medaglia d’argento da festeggiare a dovere una volta che l’amarezza per il finale sarà sfumata.

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Foto Augusto Bizzi