Corea, Ungheria e Italia per la qualificazione diretta, grande lotta con tante Nazioni in gioco per i restanti pass Olimpici a squadre. La griglia della sciabola maschile verso Parigi 2024.
Due squadre davanti a tutti, l’Italia nella scia e con ottime possibilità di strappare la qualificazione diretta entrando nelle prime quattro. Dietro, tutti contro tutti per quarto posto e i singoli slot continentali. Lotta davvero serrata quella si potrebbe dipanare nella sciabola maschile durante al corsa a Parigi 2024, in una situazione per certi versi molto simile a quanto si verifica nella controparte al femminile. E con tanti grossi nomi che potrebbero doversi trovare a sgomitare nell’altrettanto complicata qualificazione a livello individuale che scatta nel fine settimana con il Grand Prix di Seul.
Qualificazione diretta (prima 4 della classifica)
Due dei quattro posti sembrano già prenotati da Corea del Sud e Ungheria. La corazzata asiatica, campione di tutto e dominatrice assoluta dal post Rio 2016 in avanti, non sembra dare segni di cedimento, avvalorando ancora di più la vittoria dell’Italia a Padova: quella formata da Gu Bongil, Kim Junghwan, Kim Junho e Oh Sanguk è una macchina pressoché perfetta, con l’unico dubbio che potrebbe derivare dalla presenza o meno di ricambi in caso qualcuno degli ingranaggi si rompesse. Stessa domanda per l’Ungheria capitanata da Aron Szilagyi e completata da Andras Szatmari, Tamas Decsi e Csanad Gemesi. Appena dietro alle due battistrada c’è l’Italia, che malgrado le difficoltà in questa prima parte di stagione, è squadra che vale le posizioni alte della classifica e medaglia di bronzo iridata in carica appena dietro le due precedentemente citate Corea e Ungheria. Ma non solo: il Grand Prix di Seul sembra aver finalmente lanciato Matteo Neri, che con il podio conquistato nel Grand Prix dello scorso fine settimana dimostra di poter essere per Nicola Zanotti un’ulteriore importante carta da giocarsi nel cammino verso i giochi francesi. Per il quarto posto che vale la qualificazione diretta, le più accreditate sembrerebbero Francia e Germania. I padroni di casa ai prossimi Giochi sono all’inseguimento di una qualificazione che incredibilmente manca da Pechino 2008 (al netto dell’assenza della prova a squadre a Rio 2016): vero che eventualmente la Francia avrebbe a disposizione degli slot in quanto paese organizzatore, ma mancare ancora una volta l’obiettivo sarebbe davvero imperdonabile. A maggior ragione dato che il materiale non manca, con una squadra molto giovane e “formato famiglia” composta dai due fratelli Patrice, dal vice-campione del Mondo Maxime Pianfetti e dalla chioccia Bolade Apithy.
Zona Europea
Tanto dipende da come andrà la lotta per i primi quattro posti. I nomi di spicco rimangono sempre quelli sopra citati, ovvero Francia e Germania. La sensazione è che la qualificazione diretta di una delle due formazioni di fatto spiani la strada alla qualificazione dell’altra, vista anche l’assenza della Russia mentre squadre come Romania, Spagna e Ucraina sembrano partire al momento leggermente attardate rispetto alla concorrenza. Così come non può bastare il super Sandro Bazadze di questi ultimi tempi per portare in lizza la Georgia, con il numero 1 al Mondo che dovrà quindi con ogni probabilità mettersi in proprio per giocarsi le chance di medaglia al Grand Palais la prossima estate.
Zona Asiatica
Sfida a tre per lo slot asiatico: l’Iran, pur senza Mojtaba Abedini, punta a riconfermare la qualificazione centrata nel 2020 a Tokyo, ma dovrà vincere la concorrenza delle solite note come Giappone e Cina. E se gli iraniani possono mettere sul piatto il secondo posto conquistato ad Algeri, i nipponici sembrano al momento marciare con maggiore regolarità pur in assenza di autentici acuti. Ma in un cammino lungo e con pochissimi possibilità di errore come è quello che porta ai Giochi, la costanza di rendimento (il Giappone è sempre arrivato a giocarsi le proprie carte per entrare almeno in semifinale) è un vantaggio non di poco conto.
Zona Americana
Se non dovessero qualificarsi fra i primi quattro gli Stati Uniti (che da quest’anno possono contare anche sul talento del due volte campione del Mondo Under 20 Colin Heathcock dopo il cambio di passaporto da tedesco a statunitense) non dovrebbero comunque avere problemi ad artigliare il pass per lo slot continentale. Dove è pronto a riaccendersi il classico derby con il Canada.
Zona Africana
Il favorito d’obbligo in questa parte di percorso è l’Egitto. Al momento la squadra occupa una solida nona posizione nel ranking internazionale mentre le tradizionali avversarie, Tunisia e Algeria, sono decisamente più indietro.
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Foto Bizzi