Secondo posto e secondo podio in carriera per Nuccio, dieci anno dopo la prima volta. Rivede la luce Berré dopo il grave infortunio al ginocchio. Vince Sandro Bazadze. Terzo posto anche per Maxime Pianfetti.
L’uno, Riccardo Nuccio, al ritorno sul podio dieci anni dopo la prima volta; storia del 2013 e di un Trofeo Luxardo impreziosito dal successo di Diego Occhiuzzi. L’altro, Enrico Berrè, che rivede finalmente la luce dopo un lungo tunnel in cui lo sciabolatore romano era precipitato nel marzo del 2022, quando durante un ritiro il suo ginocchio fece crac costringendolo ai box per mesi sembrati interminabili, e dopo un ulteriore stop lo scorso gennaio nelle prime fasi del Grand Prix di Tunisi. Nel giorno in cui Sandro Bazadze festeggia con lode, o meglio con vittoria, il suo decimo piazzamento a podio di fila fra Europei, Mondiali e Coppa del Mondo, il podio della prova individuale della tappa madrilena di sciabola maschile l’Italia e Nicola Zanotti possono festeggiare un doppio podio densissimo di significato. Ben oltre il mero prestigio che un secondo e un terzo posto nel massimo circuito schermistico portano con sè.
Il tabellone ha messo i due azzurri l’uno di fronte all’altro nel match che era via libera per il livello finale, la sfida al colosso georgiano che da un po’ di tempo a questa parte sta diventando imbattibili per tutti o quasi. Se lo è preso Nuccio il diritto a sfidare Bazadze, che fa sua tutta la posta sul 15-11 e scappa via in fuga solitaria nella classifica individuale con vista su Parigi 2024. C’è però per il torinese il premio per una gara di altissimo profilo, costruita assalto dopo assalto surfando in un canale pieno di insidie: da Colin Heathcock, altro gioiello della boutique Christian Bauer Academy, affrontato e battuto d’autorità al primo turno, fino al pacchetto degli arcigni Dragomir, Teodosiu e Pakdaman, capace di sgambettare all’ultima stoccata il tre volte campione Olimpico Aron Szilagyi agli ottavi ma a sua volta fermato dall’azzurro con medesimo punteggio quando il podio sembrava alle porte. Quindi l’incrocio con il compagno di nazionale e amico Berrè, vinto comandando le operazioni fin dalle prime battute fino al 15-6 finale.
Per Berro però c’è un terzo posto che sa di rinascita. Madrid nel destino per lui, che proprio in Spagna aveva centrato nel 2018 la sua seconda e sin qui ultima vittoria in una tappa di Coppa del Mondo. E da qui riparte il vice campione Olimpico a squadre di Tokyo per rilanciare la sua candidatura in squadra e godersi un altro giro di giostra a Cinque Cerchi fra un anno e poco più sulle pedane dell’iconico Grand Palais. Abbondanza che si somma ad abbondanza per Nicola Zanotti in vista del cammino di qualificazione a squadre che inizia domani. Riparte dal quartetto collaudato il ct Zanotti, contando sulla voglia di riscatto di Luigi Samele e Matteo Neri, oggi usciti di scena al primo impegno, su un Pietro Torre reduce da una gara più che positiva chiusa alle porte degli otto proprio al cospetto di Berrè e su Luca Curatoli anche lui fermatosi di poco fuori dalla top 8.
Classifica – 1. Sandro Bazadze (Geo), 2. Riccardo Nuccio (Ita), 3. Enrico Berrè (Ita), 3. Maxime Pianfetti (Ita), 5. Bolade Apithy (Fra), 6. Andras Szatmari (Hun), 7. Ali Pakdaman (Iri), 8. Kim Junho (Kor)
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Foto Eva Pavia/Bizzi