Parte con un quarto posto il cammino delle sciabolatrici azzurre verso Parigi, a Batumi trionfa l’Ucraina

Scherma - Italia quarta nella prova a squadre di sciabola femminile a Batumi

Le azzurre si fermano ai piedi del podio nella tappa inaugurale del cammino a squadre verso Parigi 2024. Vince l’Ucraina sugli Stati Uniti, podio anche per la Spagna.

 

Alla fine dei giochi sulle pedane di Batumi, l’Italia può sorridere anche se non è arrivato il risultato voluto e sperato alla vigilia. Nella pazza sciabola femminile di questa stagione, la prima tappa del cammino di qualificazione Olimpica a squadre verso Parigi 2024 fa saltare il banco a molte delle favorite per i primi quattro posti – quelli che valgono il pass diretto per le Olimpiadi senza calcoli sulle zone di appartenenza – e permette alle ragazze di Nicola Zanotti (confermatissimo il quartetto composto da Michela Battiston, Martina Criscio, Rossella Gregorio e Chiara Mormile, fresca quest’ultima di secondo podio individuale in carriera) di portare a casa un comunque buon bottino in attesa degli appuntamenti cruciali di Cracovia e Milano.

Ripartono dal quarto posto di oggi le azzurre e dalle buone indicazioni fatte vedere nei match che hanno portato le ragazze di Nicola Zanotti a scalare il tabellone attraverso il doppio confronto contro Hong Kong e Giappone che ha portato dritto fino alla semifinale contro l’Ucraina. Un match scorso per lunghi tratti sul filo del più assoluto equilibrio, sebbene fossero state proprio le ucraine ad avere quasi sempre il pallino del gioco; ma all’alba della terza tornata di assalti, arriva il break decisivo di Yulia Bakastova su Rossella Gregorio (5-1) che né Chiara Mormile né Martina Criscio in chiusura riescono a ricucire. Azzurre costrette sempre all’inseguimento anche nella finalina contro la Spagna con in palio il terzo posto: le iberiche partono forte e arrivano fino al +8 di vantaggio. Il doppio parzialone di Michela Battiston e Rossella Gregorio fra sesta e settima frazione permettono all’Italia di mettere la testa avanti sul 35-34 ma in coda all’assalto sono Martin Portugues e Navarro a trovare la chiave giusta e mettere in cassaforte un podio preziosissimo per la qualificazione a Parigi.

Dove un mattone decisamente pesante lo mette l’Ucraina. Le ragazze di Andrea Terenzi avevano già brillato a Sint Niklaas chiudendo al terzo posto, ma a Batumi si sono superate. Dapprima sgambettando la Francia agli ottavi di finale, al termine di un match che lascia le transalpine imbufalite per la ricostruzione dell’arbitro in occasione dell’ultima botta e fuori dalle prime otto, quindi mettendo in fila l’Azerbaijan di Anna Bashta, l’Italia e nel gran finale il giovanissimo team statunitense. La luce in fondo al tunnel dopo un periodo difficilissimo e il rilancio di un’avversaria decisamente pericolosa per tutte in chiave qualifica olimpica: se Olga Kharlan fa la Olga Kharlan e le compagne si accordano sul medesimo spartito, battere le ucraine potrebbe diventare affare assai complicato.

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Foto Bizzi