Ai Mondiali di scherma di Milano ci potranno essere anche gli atleti di Russia e Bielorussia

Parigi 2024, via libera ad atleti di Russia e Bielorussia

Il via libera arrivato dal Coni dopo la riunione della giunta con il Governo italiano. Restano in vigore le restrizione del Coni, non ci saranno in gara molti big legati ai gruppi sportivi militari.

 

Ci saranno anche gli atleti di Russia e Bielorussia in gara ai prossimi Mondiali di scherma di Milano, che scattano il 22 luglio sulle pedane del MiCo. Il via libera è arrivato direttamente dal Presidente del Coni Giovanni Malagò al termine della riunione della Giunta dello stesso Comitato Olimpico italiano tenutasi negli scorsi giorni in concerto con il Governo: «In Giunta abbiamo parlato della presa di posizione del Governo comunicata ufficialmente da Abodi, dopo aver sentito la premier Meloni e il ministro degli Esteri Tajani, e che credo verrà formalizzata con una nota: vengono sottoscritte tutte le prescrizioni che il Cio ha raccomandato per consentire agli atleti russi e bielorussi di partecipare in veste neutrale alle prossime competizioni sportive». Così si è espresso il massimo dirigente sportivo italiano come riportato da La Repubblica.

Naturalmente la presenza degli atleti di Russi a e Bielorussia resta sottesa alle indicazioni date dal CIO, ovvero devono gareggiare con lo status di neutrale e nessuno dei tiratori eleggibili deve fare parte dei corpi armati militari. Restano quindi esclusi dalla competizioni big del calibro di Inna Deriglazova, Sofya Velikaya, Yana Egorian e Sofia Podzniakova. Resta da vedere ora l’impatto che questa decisione avrà sulla stessa competizione iridata, dato che fin da subito la Federazione ucraina aveva annunciato di essere fermamente decisa a boicottare qualsiasi gara che avrebbe visto in gara atleti rappresentanti dei due paesi responsabili, chi direttamente chi in tacito accordo, della guerra che da oltre un anno insanguina proprio l’Ucraina.

A tal proposito, chiara la posizione di Malagò: «Ci sono tali vincoli che i primi arrabbiati sono i russi, ma se non accettano queste condizioni è un problema loro. Detto questo l’Ucraina non può pensare, malgrado tutte le restrizioni imposte, di boicottare una manifestazione perché sennò passa dalla parte del torto».

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Foto Eva Pavia /Bizzi Team