L’impronosticabilità tipica dell’arma e una lista partenti di altissimo profilo: la prova individuale di spada femminile ai Mondiali di Milano cerca una padrona fra tante pretendenti. E l’Italia gioca carte pesantissime.
Chi vincerà la prova individuale di spada femminile ai prossimi Mondiali di Milano? La più classica delle domande da un milione di euro, quella a cui nemmeno una chiaroveggente saprebbe dare risposta certa causa nebbia fitta nella sua sfera di cristallo. Colpa, o per meglio dire merito di un campo di elevatissima caratura e profilo che rendono quanto meno assai ardua la scelta dei nomi che possano recitare la parte delle favorite, delle outsider e delle potenziali sorprese. A dare una ripassata a quanto accaduto da Tallinn alla vigilia della rassegna iridata, in realtà, qualche indizio la stagione di Coppa del Mondo l’ha disseminato.
Ha portato ad esempio nuovamente alla ribalta una Nathalie Moellhausen scintillante, con la brasiliana capace di vincere due tappa di fila fra Doha e Barcellona, di fare podio al Grand Prix di Cali e sfiorarlo nuovamente a Fujairah prima di prendersi il bronzo agli ultimi Panamericani. Giocherà in casa Nathalie il prossimo 25 luglio, a caccia del bis iridato nella sua Milano dopo la magia di Budapest 2019. A spingerla, amici, parenti e un tifo caldo che potrebbero dare quel boost in più non fosse di per sé sufficientemente eccitante l’idea di uscire dal suo ultimo Mondiale con la medaglia più preziosa al collo. Pensiero stupendo che stuzzica gli appetiti anche di Kong Man Wai, una che nelle prime otto delle classifiche di fine gara ci ha messo spesso e volentieri le tende tornando a casa anche con due vittorie, due secondi posti, un terzo e una manciata di piazzamenti alle porte del podio. Ecco, dovessimo spendere due nomi, le nostre fiches le giocheremmo su loro due.
Ma la spada femminile è un oceano infestato da campionesse e la rosa di candidate al trono è ampia. Song Sera non mollerà facilmente il regno conquistato lo scorso anno al Cairo, le compagne Choi Injeong e Kang Youngmi clienti pericolose, la campionessa Olimpica Sun Yiwen, dopo la lunga pausa post trionfo sulle pedane di Tokyo si è rimessa in carreggiata verso Parigi e pian piano sta ritrovando il suo smalto migliore. Se l’Asia cala gli assi, la vecchia Europa non sta a guardare: l’ungherese Anna Kun, la francesi Alexandra Louis Marie, Auriane Mallo e Marie-Florence Candassamy, le ragazze estoni.
E l’Italia? Non ci siamo dimenticati ovviamente delle Azzurre. Perché nella lotta per le medaglie, le ragazze di Chiadò ci sono eccome. Mara Navarria i suoi messaggi più forti e chiari li ha fatti recapitare fra La Spezia (titolo italiano), Plovdiv (bronzo individuale agli Europei) e Cracovia, dove è stata fra le migliori nella prova a squadre; Rossella Fiamingo ha ritrovato in stagione il podio anche in Coppa del Mondo dopo la doppietta di medaglie 2022 fra Europei e Mondiali. Assieme a loro, Alberta Santuccio e Federica Isola. La prima + già stata capace di dimostrare che quando la giornata è giusta ce n’è davvero per poche, riavvolgere il nastro fino allo scorso novembre a Tallinn per dimostrazione pratica; la seconda alla ricerca del giusto clic per liberare il proprio talento rimasto sin qui imprigionato in una stagione decisamente sottotono. E chissà che Milano, dove da qualche mese si allena seguita da Alfredo Rota alla Società del Giardino, non possa essere il trampolino di (ri)lancio della talentuosa spadista vercellese.
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Foto Augusto Bizzi