La spada femminile azzurra è d’argento. L’oro mondiale sfugge ancora

Spada femminile: gli orari della Coppa del Mondo di Legnano

Le Azzurre conducono una gara che rasenta la perfezione fino all’atto finale contro la Polonia, che vince in rimonta con un ultimo grande parziale di Martyna Swatowska-Wenglarczyk su Rossella Fiamingo. Sfuma il titolo mondiale che manca da Antalya 2009

 

A un passo da uno storico oro, con al collo un argento che è la conferma di un gruppo straordinariamente forte. Nemmeno l’atmosfera di Milano e una giornata che sembrava perfetta riescono a ridare all’Italia della spada femminile la gioia di un titolo mondiale a squadre che continua a mancare da quella prima e unica volta ad Antalya 2009. Rossella Fiamingo, Mara Navarria, Alberta Santuccio e Federica Isola non riescono a spezzare l’incantesimo e cedono alla Polonia per 32-28, in un match che era stato a lungo sul filo dell’equilibrio.

Una finale cominciata con due minuti di passività e un cartellino rosso ad assegnare il primo doppio tra Rossella Fiamingo ed Ewa Trzebinska, poi la prima vera stoccata con una flèche di Rossella. Mara Navarria prova a scavare il solco con le avversarie piazzando un +3 a Martyna Swatowska-Wenglarcyk, un +1 a Ewa Trzebinska e un +2 a Renata Knapik-Miazga nel momento più delicato, dopo che le polacche si erano riavvicinate fino al -1. Rossella Fiamingo sale in pedana sul +2, 25-23 ma subisce la rimonta di Swatowska-Wenglarczyk che con tre botte troppo facili va avanti 26-25 e poi gestisce magistralmente chiudendo 32-28. Bronzo per la Corea del Sud, che supera 45-32 una Svizzera giovane e coraggiosa, forse arrivata stremata al match per il terzo posto dopo aver eliminato la Francia ai quarti e aver fatto sudare l’Italia.

La giornata delle azzurre era cominciata con un match contro Hong Kong comandato e gestito di pura autorevolezza, vinto 29-26 ma con un margine di sicurezza ben superiore a quello che il punteggio finale lascerebbe intuire, con la Kong a rosicchiare 4 stoccate in un finale disperatamente all’assalto, e Rossella Fiamingo comunque capace di controllare senza eccessivi patemi d’animo.

Musica diversa, con finale in crescendo, nella semifinale, un po’ a sorpresa contro la Svizzera e non la Francia, passata a rincorrere nella prima parte, incollate alle avversarie in quella centrale, prima che Alberta Santuccio nel penultimo assalto piazzasse il +1 consegnando a Rossella Fiamingo un margine minimo da investire per farne fruttare gli interessi e chiudere sul 40-36 con un parziale di 10-7 che ha spedito le Azzurre in finale, verso un argento comunque bellissimo, ma con la sensazione che il meglio, per questa squadra fortissima debba ancora venire…

Twitter: GabrieleLippi1

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Foto Bizzi/Federscherma