Il super weekend del 10-12 novembre, con cinque gare in programma, inaugura la stagione di Coppa del Mondo di scherma 2023/2024. Quella che porta dritti ai Giochi di Parigi e che ha tanto da raccontare.
Tre settimane e poi sarà nuovamente Coppa del Mondo di scherma. Una stagione non come tutte le altre perché là in fondo, solo in apparente lontananza, ci sono i Giochi di Parigi 2024. L’obiettivo finale attorno a cui edificare la nuova annata, le fondamenta necessarie a cui ancorare sogni e aspirazioni di medaglia sulle pedane del Grand Palais la prossima estate. Il piatto è subito di quelli ricchi, forse anche fin troppo rischiando un effetto indigestione che potrebbe portare tutt’altro che giovamento alla causa di uno sport alla disperata ricerca di una visibilità anche al di fuori del canonico contesto a Cinque Cerchi. Da Algeri a Legnano – che riabbraccia la Coppa del Mondo di spada femminile a sette anni di distanza dall’ultima volta – passando per Berna e Istanbul: questi i cuori pulsanti dell’azione nel fine settimana che va dal 10 al 12 novembre. Quattro città per cinque gare, con soltanto le fiorettiste esentate dal presentarsi al primo appello: per loro se ne riparlerà a dicembre, quando ci sarà il debutto sulle pedane di Novi Sad. Per le altre armi, invece, è già arrivato il momento di fare sul serio.
Tremendamente sul serio, anzi. Da qui e fino ad aprile, ogni gara sarà preziosa per portare a casa punti preziosi per la qualifica Olimpica. I Mondiali di Milano hanno modellato in maniera decisa ma non ancora decisiva le graduatorie tanto a livello individuale quanto a squadre, quest’ultima principale via d’accesso a Parigi 2024. L’Italia è vicina a portare a casa almeno la prima parte della missione, ovvero qualificare tutte e sei le squadre per poter contare sul massimo contingente possibile. Manca solo l’ufficialità dell’aritmetica per il fioretto e la spada, ci sarà un pochino di più da lottare per le due squadre di sciabola, le uniche deluse da un Mondiale milanese che per l’Italia è stato ricchissimo di soddisfazioni che ad Algeri affronteranno quindi uno snodo cruciale. Una volta sistemata definitivamente la questione qualificazione, sarà tempo di scelte su chi portare a Parigi: un tema, questo, che di fatto apre un ulteriore spunto di interessa per la Coppa del Mondo di scherma che verrà.
Difficile che al momento possa cambiare qualcosa in quartetti che, in casa Italia, sembrano poggiare su gerarchie chiuse a doppia mandata. Ma sicuro ci sarà chi proverà a convincere i rispettivi CT a concedere loro una chance bussando alle porte della squadra. Giulia Rizzi e Valerio Cuomo potrebbero rispondere benissimo a questo identikit, mentre nel fioretto femminile potrebbe accendersi una bella sfida fra Martina Batini e Francesca Palumbo (in rigoroso ordine alfabetico) per un posto accanto ad Arianna Errigo, Martina Favaretto e Alice Volpi. E attenzione al ritorno di Irene Vecchi nella sciabola femminile, pronta a giocarsi le sue chances per salire sul treno che la condurrebbe per la quarta volta sul palcoscenico da sogno dei Giochi Olimpici.
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Foto Alessandro Gennari/Pianeta Scherma