La spadista statunitense ma milanese di nascita trionfa a Legnano. Mara Navarria e Gaia Traditi centrano la finale a otto. Domani la gara a squadre.
Sulla divisa, sotto al cognome, c’è la scritta USA. Ma Margherita Guzzi Vincenti è milanese che più milanese non si può. Profetessa in patria alla faccia del popolare detto, Guzzi Vincenti difficilmente avrebbe potuto trovare palcoscenico migliore che non la gara a pochi chilometri dalla città natale per centrare la sua prima vittoria in Coppa del Mondo. Costruita assalto dopo assalto con una gara magistrale dal primo all’ultimo turno, firmata in calce con una ottima gestione dell’assalto finale contro la svizzera Pauline Brunner. L’elvetica, altra protagonista di giornata, parte forte e prova la fuga, ma senza riuscire a prendere un break decisivo; dal canto suo la statunitense gioca d’esperienza e pian piano riesce a leggere le intenzioni dell’avversaria incanalando il match a proprio favore.
Se per il discorso podio, il “Carroccio” si rivela nuovamente stregato per i colori azzurri, in casa Italia si guarda comunque al bicchiere mezzo pieno pieno. Che si concretizza nel doppio piazzamento in finale a otto firmato da Mara Navarria e da Gaia Traditi, la prima finita sulla strada della futura vincitrice (10-9 Guzzi alla priorità il punteggio finale a chiosa di un lungo inseguimento da parte di quest’ultima), la seconda forse troppo rinunciataria al cospetto della estone Katrina Lehis dopo una prestazione di ottimo livello condito dai successi contro la coreana Kang, dalla vittoria strappata alla priorità alla coriacea georgiana Guchmazova e in quella ottenuta nel successivo derby contro Alberta Santuccio. Tutti successi che hanno permesso alla ventitreenne romana di costruire la terza miglior prestazione della sua ancor giovane carriera. Buone indicazioni sono arrivate anche da Sara Maria Kowalczyk, che si spinge fino agli ottavi di finale portandosi a casa anche lo scalpo di Auriane Mallo. Stop nel tabellone delle 32 per Rossella Fiamingo, dopo un match corso quasi interamente sul filo dell’equilibrio, cede all’ucraina Kryvytska per 15-9.
Domani la prova a squadre, con Dario Chiadò che si affida al rodatissimo quartetto composto da Rossella Fiamingo, Mara Navarria, Alberta Santuccio e Federica Isola, oggi incappata nuovamente in una gara storta. Fatale la priorità, che l’ha condannata all’uscita nel tabellone delle 64 per mano dell’argentina Di Tella. Sempre in questa fase del tabellone sono arrivate le eliminazioni di Alessandra Bozza, Beatrice Cagnin, Alice Clerici, Marta Ferrari, Nicol Foietta, Carola Maccagno, Roberta Marzani ed Emilia Rossatti.
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Foto Alessandro Gennari/Pianeta Scherma