In Giappone vince la Francia, ma gli Azzurri si avvicinano sempre di più alla matematica certezza della qualificazione Olimpica, ora distante soltanto 2 punti. Podio anche per Hong Kong.
Un passo in più verso il primo obiettivo stagionale. L’Italia chiude al secondo posto la prova a squadre di fioretto maschile sulle pedana di Tokoname e mette in cassaforte un altro mattoncino importantissimo verso la qualificazione ai prossimi Giochi Olimpici. Vince la Francia e lo fa con autorevolezza, con tanto di 45-35 finale figlio di un match controllato fin dalle prime battute e poi messo in cassaforte a metà del cammino da Lefort dopo il suo 5-0 a Bianchi. Il coronamento di un cammino che ha visto i futuri padroni di casa a Cinque Cerchi battere anche il Giappone iridato in carica in semifinale.
Ride la Francia, sorride comunque anche Stefano Cerioni. Rispetto al quartetto che aveva sbancato Istanbul a metà novembre la novità è il ritorno di Tommaso Marini, già positivo a livello individuale con l’anconetano quinto nella giornata di sabato, mentre Guillaume Bianchi prende il posto di Alessio Foconi (oggi “quinto uomo in campo” con un sostegno continuo ai compagni da fondo pedana) accanto ai confermatissimi Daniele Garozzo e Filippo Macchi. Una gara tutt’altro che semplice quella affrontata dalla formazione azzurra. Vero, l’assalto contro il Brasile agli ottavi di finale ha rappresentato un morbido ingresso in clima competizione, ma il proseguo del cammino ha visto fin dai quarti di finale una brusca salita verso l’alto dell’asticella. L’Egitto di Hamza e Tolba dà filo da torcere fino all’ultimissima stoccata, mentre Hong Kong mette ancora una volta in chiaro come ormai fra le grandi potenze del fioretto maschile ci sia stabilmente anche lei, come ulteriormente certificato dal terzo posto messo in cascina dopo il successo contro il Giappone.
Due match tesissimi e molto combattuti, che proiettano gli Azzurri alla finalissima contro gli eterni rivali d’Oltralpe. Italia e Francia, ultimi due baluardi della Vecchia Europa in un Gioco sempre più globale dove tante nuove scuole si stanno facendo largo senza chiedere troppo gentilmente permesso. Un grande classico della scherma, che questa volta premia i Bleus e lascia gli Azzurri al secondo posto. Ma quel che più importa, in attesa della rivincita, è portare a casa un’ulteriore spicchio di qualificazione alle prossime Olimpiadi. In attesa che anche l’aritmetica ufficializzi la presenza dei ragazzi di Cerioni sulle pedane del Grand Palais il prossimo 4 agosto. Questione di due punti. Di fatto basterà presentarsi in pedana a Parigi il prossimo gennaio – ironia del destino – per mettere la firma sotto ai pass. Ma siamo certi che gli Azzurri faranno di tutto per festeggiare in grande stile il biglietto a Cinque Cerchi.
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Foto Eva Pavia/Bizzi Team