Quarto podio in carriera per lo spadista milanese, battuto in finale da Yuval Freilich. Podio anche per gli americani Ramirez e Imrek. Lontani gli altri italiani in gara.
Ci sono gare con cui alcuni atleti hanno un feeling davvero particolare. E Doha per Federico Vismara sembra collimare appieno con queste caratteristiche: terzo nel 2022 a festeggiare il ritorno su un podio di Coppa del Mondo quattro anni dopo il “debutto” a Berna nel 2018. Secondo oggi, a completare la giornata di gioie tinte d’azzurro in questo curioso e sin qui inedito “turno infrasettimanale” che fa molto Serie A di calcio, infiocchettandosi come ulteriore regalo quella che sin qui è stata la sua miglior prestazione nel massimo circuito iridato. Insomma, di motivi per sorridere per il ventiseienne milanese ce ne sono eccome in un contesto di gara tutt’altro che semplice, fra il numero record di partecipanti a ogni gara e una globalizzazione sempre più marcata (ben 35 bandiere, compresa quella neutrale sotto cui hanno gareggiato gli atleti russi, erano rappresentate nel tabellone principale di oggi).
Rimasto ben presto l’unico rappresentante del già sparuto drappello di italiani presenti al tabellone principale dopo le eliminazioni di Valerio Cuomo, battuto da Marco Paganelli nel match d’esordio, Davide Di Veroli e dello stesso Paganelli (entrambi out nel tabellone dei 32), Vismara ha costruito la sua gara fra rimonte da incorniciare – su tutte quella contro il campione del Mondo di Milano 2023 Mate Tamas Koch nei quarti di finale dopo una partenza da dimenticare – e vittorie di autorità. Assalto dopo assalto, dall’esordio contro il marocchino Elkord alla semifinale contro il rampante statunitense Imrek (terzo a pari merito con il connazionale Ramirez) valsa il semaforo verde per affrontare nel match con in palio il bersaglio grosso l’israeliano Yuval Freilich.
La finale è equilibrata per i primi due terzi. Nessuno riesce infatti a imporre uno strappo decisivo e quando i due contendenti vanno al secondo e ultimo riposo, il tabellino recita parità assoluta sull’8-8. Diversa è la storia nella terza e decisiva manche, con Freilich che pigia il piede sull’acceleratore e piazza il break decisivo di 7-1 che chiude ogni discorso sul 15-9.
Classifica – 1. Yuval Shalom Freilich (Isr), 2. Federico Vismara (Ita), 3. Samuel Imrek (Usa), 3. Yeisser Ramirez (Usa), 5. Mate Tamas Koch (Hun), 6. Gergely Siklosi (Hun), 7. Alexandre Bardenet (Fra), 8. Yannik Borel (Fra)
17. Davide Di Veroli (Ita), 30. Marco Paganelli (Ita), 35. Valerio Cuomo (Ita)
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Foto: Augusto Bizzi