Sette in più i Paesi rappresentati rispetto a Tokyo 2020. Tante le storiche prime volte, un aumento i Paesi dell’Africa.
49 Nazioni. Sette in più rispetto a Tokyo 2020 (allora furono 42), e le inevitabili code di polemiche destinate a spaccare ancora una volta il fronte fra i sostenitori della teoria che l’Olimpiade debba veder in gara i migliori atleti al Mondo e chi invece fa sua l’idea di una rappresentanza quanto più universale possibile, fedele a quello che è fin da sempre lo spirito della più iconica delle manifestazioni sportive. Anche a costo di amplificare la voce del partito degli scontenti. I tornei di qualificazione della singole zone Continentali andati in scena nel fine settimana fra Differdange (Europa), Fujairah (Asia) e Algeri (Africa), hanno designato gli ultimi tasselli mancanti al complicato puzzle olimpico, in attesa che anche le Nazioni che hanno ottenuto il pass per squadre annuncino i selezionati.
A un rapido confronto rispetto alle Olimpiadi nipponiche, spicca soprattutto l’aumento del numero dei Paesi in rappresentanza dell’Africa, che da 5 passano a 9 grazie all’aggiunta di Costa D’Avorio – che avrà un rappresentante in entrambe le gare individuali di fioretto_ e Kenya, che ha “ereditato” dalla Germania un calibro grosso come Alexandra Ndolo. Ma anche a quelle di Niger e Sud Africa. Stabile invece il numero di rappresentanti degli altri Continenti. In Europa fa rumore l’assenza della Russia per i ben noti motivi legati all’invasione dell’Ucraina, ma il variegato movimento presente nel Vecchio Continente ha comunque permesso di vedere ai nastri di partenza ancora una volta 19 Nazioni. Seguono Asia con 11 Paesi rappresentati, quindi le Americhe con 10.
Come a ogni edizione dei Giochi ci sono nuove realtà che per la prima volta mettono il proprio nome sulla mappa dei Giochi a Olimpici. A questo giro è il turno di Cipro, che ringrazia Alex Tofalides vittorioso al torneo di qualificazione di Differdange. delle già citate Costa D’Avorio, Kenya e Niger in Africa, mentre nelle Americhe la storia l’ha fatta Kruz Schembri, talentuoso diciassettenne che si cimenta tanto nella spada che con il fioretto e che sarà in gara proprio in quest’ultima disciplina portando al Grand Palais la bandiera delle piccole Isole Vergini Americane. Prima volta assoluta anche per il Kuwait, in gara nella sciabola maschile con Yousef Alshamlan.
SCHERMA: I 49 PAESI IN PEDANA A PARIGI 2024
Africa – Algeria, Costa D’Avorio, Egitto, Kenya, Marocco, Niger, Senegal, Sud Africa, Tunisia
Asia e Oceania – Cina, Corea del Sud, Filippine, Giappone, Hong Kong, Iran, Kazakistan, Kuwait, Singapore, Taipei, Uzbekistan
Americhe – Argentina, Brasile, Canada, Cile, Colombia, Isole Vergini, Messico, Perù, Stati Uniti, Venezuela
Europa – Bulgaria, Cipro, Estonia, Francia, Germania, Georgia, Gran Bretagna, Grecia, Israele, Italia, Olanda, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Spagna, Svizzera, Turchia, Ucraina, Ungheria.
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Foto Alessandro Gennari/Pianeta Scherma