Durante l’ultimo fine settimana di Coppa del Mondo in cinque (più una squadra) hanno celebrato la loro prima vittoria

Parigi 2024: le gare di scherma di lunedì 29 luglio

Da Guillaume Bianchi a Maia Mei Weintraub, passando per i fiorettisti di Hong Kong, Auriane Mallo, Araceli Navarro e Ziad Elsissy. E per l’Ucraina del fioretto femminile arriva uno storico piazzamento sul podio.

 

Se non è record, poco ci manca: su sei gare individuali andate in scena nel super fine settimana di Coppa del Mondo di scherma spalmata fra Cali, Hong Kong e Seul, ben cinque sono state vinte da atleti che hanno potuto festeggiare il loro primo successo in carriera. A “sporcare” il possibile 6 su 6, il giapponese Koki Kano, che sbancando il Grand Prix di spada maschile a Cali si è assicurato la vittoria numero 3 in carriera nel massimo circuito iridato fra tappe “tradizionali” e gare a punteggio maggiorato.

I primi a festeggiare la propria maiden victory, per dirla all’anglofona, sono stati sulle pedane di Hong Kong il nostro Guillaume Bianchi e la statunitense Maia Mei Weintraub, i due vincitori delle prove individuali di fioretto. Per il frascatano il successo è arrivato al termine di una giornata in cui è stato letteralmente ingiocabile per tutti, al punto che persino gli ultimi due campioni del Mondo in ordine cronologico, Enzo Lefort e Tommaso Marini, hanno potuto fare ben poco per arginarne l’azione. Il 15-1 rifilato al francese agli ottavi di finale è forse l’highlight più brillante della cavalcata del finanziere azzurro verso il bottino pieno. E non che Marini, con cui ha incrociato le lame in semifinale, sia riuscito a fare di più mettendo a referto a fine contesa soltanto due stoccate in più rispetto al due volte campione del Mondo francese.

L’altra protagonista del venerdì di Hong Kong è stata senza dubbio Maia Mei Weintraub. Che gli Stati Uniti stiano sempre di più diventando i maggiori contendenti dell’Italia per il predominio sul fioretto femminile era cosa ben chiara già da prima che la Russia fosse allontanata dai radar a seguito della guerra in Ucraina. La ventunenne nord americana prima di questa tappa non era mai salita su un podio in Coppa del Mondo (pur vantando un argento ai Panamericani) e per farlo ha deciso di fare direttamente le cose in grande stile, scalando tutti i gradini fino a mettersi su quello più alto. Con tanto di numero da antologia in semifinale contro Arianna Errigo: sotto 6-12, Weintraub ha rimontato la campionessa Azzurra con un parziale di 9-1 impreziosito da stoccate di pregevole fattura, prima di prendersi il successo ai danni di un’altra italiana, Elena Tangherlini.

 

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Rimanendo nel fioretto, bisogna celebrare anche la sin lì inedita impresa del quartetto maschile di Hong Kong: guidata dall’Olimpionico di Tokyo 2020 Cheung Ka Long, la formazione completata da Choi Yun Yin Ryan, Lee Yat Long e Leung Chin Yu, ha per la prima volta messo sulla mappa della Coppa del Mondo la città-stato cinese. Il tutto dopo aver battuto in finale proprio l’Italia al termine di un match molto combattuto.

Non hanno vinto, però meritano una menzione le quattro fiorettiste ucraine (Kateryna Budenko, Dariia Myroniuk, Alina Poloziuk, Olga Sopit) che sempre a Hong Kong hanno scritto un pezzettino di Storia mettendo a referto uno splendido terzo posto dietro a Italia e Francia nella gara a squadre femminile.

La festa dei fiorettisti di Hong Kong dopo la fine dell’assalto con l’Italia che ha dato loro la prima vittoria in Coppa del Mondo – Foto: Augusto Bizzi

Doppia prima volta anche al Grand Prix di sciabola di Seul. Nella prova femminile a festeggiare è stata Araceli Navarro, in una giornata storica per la scherma spagnola al femminile dal momento che a farle compagnia sul podio, terza dopo il derby di semifinale, c’era Lucia Martin Portugues. Una grande soddisfazione per Navarro, che già la storia la fece nel 2008 quando riuscì a qualificarsi per le Olimpiadi di Pechino. Ma il suo sogno durò lo spazio di un assalto prima che una lussazione alla spalla la costringesse a un doloroso ritiro peraltro nel giorno del suo diciannovesimo compleanno. Malgrado una carriera di buon livello, impreziosita anche dal bronzo Mondiale vinto al Cairo nel 2022 e da un secondo posto a Orleans nel 2018, la spagnola non era mai riuscita a issarsi sul gradino più alto del podio prima di lunedì.

Qualche minuto prima era stato Ziad Elsissy a poter mettere il proprio nome nel club dei vincitori di almeno una tappa di Coppa del Mondo. L’egiziano, già bronzo agli ultimi Mondiali di Milano e che all’ultimo Trofeo Luxardo aveva ottenuto il medesimo risultato, ha concluso la propria cavalcata battendo in finale Sandro Bazadze prima di lasciarsi andare a tutta la propria gioia sulla pedana centrale del palazzetto di Seul.

La felicità di Araceli Navarro dopo l’ultima stoccata al Grand Prix di Seul – Foto: Eva Pavia/Bizzi Team

L’ultima in ordine di tempo a inaugurare la voce “vittorie” della propria bacheca – perlomeno a livello individuale, dato che a squadre è spesso stata decisiva per i successi del quartetto d’oltralpe – è stata a Cali la francese Auriane Mallo. Maga dell’ultima stoccata e al contempo vera e propria ammazza – italiane dopo che fra semifinale e finale ha regolato sempre per 15-14 dapprima Federica Isola quindi Giulia Rizzi.

Twitter: agenna85

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Foto copertina: Augusto Bizzi