L’Italia a Parigi 2024 arma per arma: la sciabola

Nicola Zanotti: «Vogliamo giocarci le nostre chance in tutte le gare»

 

A fari spenti, senza i favori del pronostico, ma con la concreta possibilità di fare bene. Fra i tre settori della scherma Azzurra, la sciabola è quello che ha avuto il percorso di qualificazione più tormentato sia al femminile sia al maschile. Da una parte la difficoltà iniziale a riassorbire il passo falso del Mondiale di Milano, dall’altra i tanti infortuni e acciacchi vari che non hanno quasi mai permesso a Nicola Zanotti di disporre dei suoi uomini migliori nello stato di forma ideale. Le tante difficoltà hanno però saputo esaltare e compattare i due gruppi, permettendo di centrare la prima parte della missione.

Il settore sciabola vola quindi a Parigi 2024 di chi non ha la pressione di un pronostico da rispettare e, allo stesso tempo, con la consapevolezza di avere tutte le carte in regola per potersi giocare le medaglie sia a livello individuale (Basilea docet) sia a squadre. Per farlo, Nicola Zanotti ha assemblato il giusto mix fra l’esperienza di veterani come Irene Vecchi, Luca Curatoli e Luigi Samele e la gioventù di Pietro Torre e Michele Gallo, debuttanti al pari di Chiara Mormile. A fare da congiunzione chi come Michela Battiston e Martina Criscio l’Olimpiade l’ha già assaggiata tre anni fa a Tokyo.

SCIABOLA FEMMINILE

Sciabola femminile: Michela Battiston ai piedi del podio ad Atene

Foto | Augusto Bizzi

MICHELA BATTISTON

Tre anni fa a Tokyo, entrando da riserva nella prova a squadre, fece vedere le streghe a Charlotte Lembach con un terrificante 18-5 che rimise in discussione la semifinale contro la Francia, poi comunque vinta dalle transalpine. A Parigi la friulana si giocherà le sue carte anche nella prova individuale in quella che lei stesso aveva chiamato, una volta avuta certezza del pass «la mia seconda prima volta». Il fresco titolo tricolore vinto a Cagliari è carburante prezioso che potrebbe aiutarla nel cammino ai Giochi, la bella prestazione individuale agli Europei di Basilea solo per poco non coronata da una medaglia ulteriore iniezione di fiducia.

Scherma - Martina Criscio bronzo nella sciabola femminile agli Europei di Plovdiv

Foto | Augusto Bizzi

MARTINA CRISCIO

Seconda Olimpiade anche per la foggiana, a cui da un paio di stagioni a questa parte ct Nicola Zanotti ha affidato le chiavi del delicato ruolo di chiusura nelle prove a squadre. In una stagione un po’ complicata a livello individuale (anche per colpa di un fastidioso infortunio al piede rimediato ad Algeri) la trentenne poliziotta ha comunque messo a referto un piazzamento sul podio a Sint Niklaas. Grinta e determinazione non le mancano, se in giornata giusta può essere una brutta cliente per tutte. Orleans 2022 insegna.

Sciabola femminile: l'Italia per il Grand Prix di Orleans

Foto | Alessandro Gennari

CHIARA MORMILE

L’unica debuttante del quartetto, per la romana portacolori dell’Esercito la qualificazione Olimpica è realizzazione di un sogno e allo stesso tempo premio auto-infiocchettato con due stagioni ad altissimo rendimento. Per lei doppio impegno, prova individuale e prova a squadre,

Scherma - Irene Vecchi: "Felice di aver ritrovato la pedana"

Foto | Augusto Bizzi

IRENE VECCHI

Il suo ingresso in squadra al posto di Rossella Gregorio ha segnato la svolta nel percorso di qualificazione delle Azzurre ai Giochi di Parigi. La livornese, alla sua quarta partecipazione ai Giochi, ha portato in dote esperienza ed equilibrio. Doti che saranno fondamentali quando in palio ci saranno le medaglie pesanti. Sarà riserva per la prova a squadre, pronta a dare il suo contributo in caso di bisogno. L’Italia può essere la mina vagante di una gara in cui i favori del pronostico spettano ad altre, Irene Vecchi una carta nel mazzo di Zanotti dal carico specifico molto pesante.

SCIABOLA MASCHILE

Sciabola maschile: 9 italiani al tabellone principale di Madrid

Foto | Alessandro Gennari

LUCA CURATOLI

Seconda partecipazione Olimpica per il napoletano fratello d’arte (Raffaello Caserta è stato bronzo a squadre ad Atlanta 1996), l’altro veterano del gruppo. Argento a squadre a Tokyo 2020, Luca cercherà gloria anche nella prova individuale per provare ad aggiungere al proprio palmares. Un podio per lui in stagione, secondo a Budapest lo scorso marzo quando fu battuto solo dal beniamino di casa Andras Szatmari. Per lui anche una finale a otto centrata ad Algeri alla prima stagionale.

Sciabola maschile: 9 azzurri al tabellone principale di Algeri

Foto | Augusto Bizzi

MICHELE GALLO

Il colpo di coda dell’oro conquistato agli Europei di Basilea ha convinto Nicola Zanotti a una promozione da riserva per la prova a squadre, ruolo in cui era stato inizialmente convocato, alla disputa del doppio impegno con prova individuale e prova a squadre. Una stagione non semplice quella del ventitreenne carabiniere salernitano, che alla sua prima Olimpiade però può giocarsi le sue carte per provare a essere la sorpresa (ma non troppo, parliamo pur sempre di un atleta capace di vincere una tappa di Coppa del Mondo e  arrivare a una sola stoccata da una meritata medaglia ai Mondiali lo scorso luglio a Milano). L’esame parigino è di quelli pesanti e che possono schiacciare, come si comporterà l’alunno Gallo Michele di fronte alla commissione?

Sciabola maschile, secondo posto per Luigi Samele a Padova

Foto | Alessandro Gennari

LUIGI SAMELE

Il fisico e le tante battaglie combattute in pedana hanno spesso presentato il conto sottoforma di infortuni e acciacchi vari, ma Gigi Samele dalla lotta non si è mai sottratto. Cuore gigantesco e tanta esperienza le armi su cui fa affidamento il foggiano, argento e primo degli umani dietro all’alieno Szialgyi tre anni fa a Tokyo prima di concedere il bis anche nella prova a squadre. Alla sua ultima recita e fresco della prima medaglia agli Europei, salutata con un auto-ironico «scusate per il ritardo» nell’immediato post gara, Gino vuole nuovamente lasciare il segno in pedana.

Sciabola maschile: l'Italia per il Grand Prix di Tunisi

Foto | Eva Pavia/Bizzi Team

PIETRO TORRE

Percorso inverso rispetto a quello di Michele Gallo. Inizialmente selezionato anche per la prova individuale, Pietro Torre sarà invece la riserva per la prova a squadre. Una carta importantissima nel mazzo di Nicola Zanotti, che in caso di bisogno (o comunque come variante tattica) potrà contare su un ragazzo giovane e che, almeno per quanto dimostrato nella prima parte di stagione, sembra aver trovato la sua dimensione anche nella scherma “dei grandi”.

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Foto Bizzi