In un’intervista concessa a “La Nazione”, Gabriele Cimini racconta i mesi difficili vissuti da novembre 2023 a oggi. E delle sfide che lo attendono a Parigi 2024.
Dal rischio di perdere tutto alla convocazione, seppur come riserva per la prova a squadre, ai Giochi Olimpici di Parigi 2024. La vita di Gabriele Cimini ha rischiato di cambiare per sempre lo scorso 26 novembre durante la seconda prova Nazionale Open a Caorle: la gamba sinistra che lentamente comincia a perdere sensibilità, la corsa in ospedale per vederci più chiaro, la scoperta che a causare il tutto era stata un’emorragia cerebrale. Un problema che ha tenuto lontano dalle pedane lo spadista pisano per qualche mese, costringendolo a una lunga e paziente riabilitazione prima del ritorno in gara lo scorso maggio al Grand Prix di Cali e il lieto fine della notizia della selezione per le prossime Olimpiadi.
Lasciatosi alle spalle lo spavento e in attesa di tuffarsi nei due mesi decisivi verso l’appuntamento con il Grand Palais, dove l’Italia della spada maschile si presenta da campione del Mondo in carica, Cimini racconta in un’intervista concessa all’edizione odierna del quotidiano “La Nazione” la propria storia: «A novembre 2023 ho avuto un…infortunio diciamo» racconta l’atleta pisano «Un’emorragia cerebrale spontanea. Ad oggi ancora non è chiarissimo al 100% quale possa essere la causa, anche se i medici dicono di averlo capito. L’emorragia si è aperta, ma anche richiusa fortunatamente, senza lasciare segni, né rischi di ritornare».
Superata la grande paura, per Gabriele Cimini è quindi iniziata il lento ritorno alla normalità. Un percorso tutt’altro che semplice e non privo di momenti bui, come racconta lo stesso atleta: «Ho perso l’uso della gamba sinistra, i primi giorni addirittura dovevo stare completamente fermo e ho avuto molta paura. Pensavo di non poter più tornare a gareggiare, dopo aver temuto anche per la mia vita. Mi sono però rimesso in piedi e ho fatto quattro mesi di riabilitazione. La mia carriera è stata in sospeso per un periodo di tempo abbastanza lungo. Tutto però si è risolto per il meglio».
All’orizzonte ora ci sono i Giochi di Parigi. Come a Tokyo tre anni fa, non farà la prova individuale ma sarà pronto nel caso a dare il proprio apporto alla causa nella prova a squadre. Dove ritroverà i compagni d’avventura con cui, lo scorso luglio è salito da protagonista sul tetto del Mondo, ovvero Davide Di Veroli, Andrea Santarelli e Federico Vismara. Dopo aver rischiato di perdere tutto, ora Gabriele Cimini da Pisa vuole riprendersi tutto con gli interessi.
Twitter: agenna85
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Foto: Alessandro Gennari/Pianeta Scherma