Fra caccia ai titoli e ai punti del ranking, l’Italia ai campionati Europei di scherma a Basilea fa le prove generali in vista di Parigi. Ma ai risultati ottenuti in Svizzera servirà dare il giusto peso.
Meno uno. A Basilea il countdown sta avvicinandosi sempre di più alla sua scadenza per lasciare spazio alle prime gare (qui il programma completo). Spadiste e fiorettisti daranno il calcio d’inizio all’Europeo di scherma 2024, ma la mente è inevitabilmente proiettata a quanto fra un mesetto poco abbondante succederà sulle pedane di Parigi. Le Olimpiadi chiamano e in Svizzera l’Italia farà le prove generali per il Grand Palais, con un occhio al bilancio medaglie – vincere aiuta a vincere inutile negarlo e si viene da un 2023 in cui la scherma Azzurra ha fatto registrare record su record – e con l’altro a sistemare gli ultimi dettagli per arrivare nel miglior stato di forma possibile ai Giochi. Inutile però, a prescindere da quello che sarà il responso al termine dei 6 giorni di Basilea, cercare vaticini e anticipazioni di quel che sarà dal 27 luglio al 4 agosto prossimi.
E non solo per l’ovvio motivo dettato dalla natura stessa della competizione, che lascia fuori dalla partita tutti quei competitor extra “Vecchio Continente”. L’approssimarsi di un appuntamento così delicato e importante con l’Olimpiade infatti, suggerisce ai futuri protagonisti di ridurre al minimo il rischiometro per scansare brutte sorprese, senza contare che i carichi di lavoro e la preparazione sono inevitabilmente tarati per avere il picco di forma nella giornata che più conta. Ci sarà poi da fare i conti con chi, non qualificatosi per le Olimpiadi, vede nella rassegna Europea una ghiotta occasione per chiudere nel migliore dei modi possibili la propria stagione, mentre a rendere ulteriormente imprevedibile l’esito della competizione ci si mette anche la fase preliminare a gironi – agli Europei non c’è come in Coppa del Mondo e Mondiali l’esenzione per i primi 16 dei rispettivi ranking – e il rimescolamento del mazzo suo corollario.
Ciò premesso, i motivi di interesse in queste gare di certo non mancano. Anche perché in palio ci sono anche preziosi punti per il ranking in vista della composizione dei tabelloni di Parigi. Fare bene a Basilea, quindi, diventa cruciale. E l’Italia, lo ha raccontato una stagione di Coppa del Mondo fatta di ben 63 piazzamenti complessivi in Coppa del Mondo distribuiti fra tutte le armi, ha tutte le carte in regola per regalarsi un altro Europeo da protagonista. Tanto a livello individuale, dove ci sono da difendere i titoli di Martina Batini, Filippo Macchi e Davide Di Veroli, quanto a squadre, con la Nazionale azzurra che lo scorso anno a Cracovia riuscì a portare a medaglia tutti e sei i quartetti con due metalli per colore. Non resta che attendere la giornata di domani per avere le prime risposte.
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Foto Alessandro Gennari