Avanti tutta verso Parigi! La spada femminile Azzurra sale sul tetto d’Europa a Basilea

Spada femminile: il tabellone della prova a squadre a Parigi 2024

L’Italia riporta a casa il titolo Europeo 17 anni dopo la vittoria nel 2007. Battuta in finale l’Ungheria. La Francia si prende il bronzo. E Parigi le Azzurre saranno la squadra da battere.

 

Chissà se qualcuno della panchina e dello staff Azzurro, come fece nella storica serata dell’11 luglio 1982 il mitico Sandro Pertini, ha pronunciato la fatidica frase “Non ci prendono più” mentre le ultime flebili speranze di vita (sportiva) di Eszter Muhari si spegnevano inesorabilmente respinte dalla punta di Giulia Rizzi. L’Italia della spada femminile torna a vincere in Europa, 17 anni dopo la vittoria di Gent e, ironia della sorte, contro la stessa Ungheria regolata allora da Francesca Boscarelli, Cristina Cascioli, Bianca Del Carretto e Nathalie Moellhausen. Oggi in calce al capolavoro messo in pedana alla St Jakobs Halle ci sono le firme di Rossella Fiamingo, Mara Navarria, della già citata Giulia Rizzi e di Alberta Santuccio. Impeccabili soliste tutte accordate sulla stessa lunghezza d’onda e con un solo pensiero stupendo in testa: andare a prendersi lo scettro di Regine d’Europa.

Non che il risultato emerso dalle pedane elvetiche fosse impronosticabile, visto lo storico stagionale delle ragazze terribili di Dario Chiadò. Tre vittorie e una quarta mancata per una sola stoccata nelle ultime uscite fra Coppa del Mondo ed Europeo come biglietto da visita di un gruppo che inevitabilmente fra meno di un mese a Parigi sarà chiamato a giocare per il bersaglio grosso sotto le vetrate del Grand Palais. Il ct torinese ha nelle sue mani quattro carte potentissime (e che rabbia pensare che la gara Olimpica permette al massimo di schierarne tre all’individuale) e una possibilità di combinazioni pressoché infinita, come dimostrato ad esempio affidando la chiusura del quartetto alternativamente ad Alberta Santuccio e Giulia Rizzi. Questa Italia è forte e sa di esserlo, domina quando il contesto lo permette – si veda il successo con punteggio da…fiorettiste su Israele, che ha raggranellato al massimo 15 stoccate – stringe i denti quando c’è da soffrire e lottare.

L’antipasto di Olimpiade contro la Francia padrona di casa a Parigi è assalto per cuori forti e con un finale degno di un film di Hitchcock. Prova a scappare l’Italia, riuscendoci per due terzi del match, la riapre nel finale un bel break di Coraline Vitalis su Giulia Rizzi, che riporta le transalpine a -2 quando alla fine mancano due frazioni. E se l’ottava manche si rivela di transizione con Navarria e Louis Marie che non si fanno male chiudendo con un parziale di 2-2, è da brividi l’ultima con Alberta Santuccio a tenere a bada il tentativo di rimonta di Auriane Mallo con il prezioso aiuto di Padre Tempo che fa scadere il cronometro sul punteggio di 32-31 per l’Italia.

Equilibrio è la parola chiave anche per leggere la finale. Le ungheresi, che a Parigi saranno rappresentate dalla sola Eszter Muhari, rendono la vita dura all’Italia tenendo botta manche dopo manche. La svolta, come già nella semifinale, arriva nella parte finale dell’assalto: Rossella Fiamingo, tenuta inizialmente in panchina per un piccolo fastidio accusato durante la semifinale, entra e spacca la partita contro la Nagy, Alberta Santuccio fa 2-2 con Gnam e passa il testimone a Giulia Rizzi per il gran finale. Due-tre botte ben piazzate fanno capire subito a Muhari che non è aria, il resto è solo attesa che il count down si esaurisca per dare finalmente il via alla festa.

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Foto Eva Pavia/Bizzi Team