Rapida storia della scherma alle Olimpiadi

Breve storia della scherma alle Olimpiadi

Il sogno olimpico è pronto a rinnovarsi e, ancora una volta, non vediamo l’ora di emozionarci e sorprenderci con la competizione sportiva più sentita nell’immaginario comune. Ma qual è la storia della scherma alle Olimpiadi? Ve lo raccontiamo noi!

 

Ci siamo: dal 27 luglio al 4 agosto 2024 la scherma tornerà protagonista della competizione più emozionante di sempre, l’Olimpiade (CLICCA QUI PER LA NOSTRA GUIDA). A quattro anni da Tokyo 2020, di cui vi abbiamo raccontato qui, la scherma italiana (e non solo) è pronta a scendere in pedana a Parigi e lo farà in una location d’eccezione. Teatro delle competizioni di scherma, infatti, sarà il Grand Palais, uno dei luoghi più caratteristici della capitale francese.

Per arrivare preparati al meglio e conoscere tutto quello che c’è da sapere sul rapporto tra la scherma e le Olimpiadi, abbiamo pensato di ripercorrere insieme -rapidamente- il percorso del nostro sport del cuore nell’ambito della competizione a cinque cerchi!

Se le origini della scherma come disciplina sportiva si perdono un po’ nel tempo, infatti, il nostro è uno sport antichissimo anche a livello olimpico, essendo tra quelli che possono vantarsi di essere presenti fin dalla prima edizione. Nei giochi olimpici di Atene 1896, quelli che hanno inaugurato l’era moderna, la scherma figurava in elenco con la competizione di Fioretto maschile individuale (vinta dal francese Eugène-Henri Gravelotte) e Sciabola maschile individuale (vinta dal greco Ioannis Georgiadis); la Spada maschile individuale arriverà nella seconda edizione, Parigi 1900 (e primo vincitore sarà il cubano Ramòn Fonst). Le competizioni a squadre, sempre maschili, seguiranno a ruota: Saint Louis 1904 per il Fioretto (vinto da Cuba), Atene 1906 per la Spada e la Sciabola (dove a salire sul gradino più alto del podio, rispettivamente, furono Francia e Germania).

La scherma, almeno per quanto riguarda la specialità del Fioretto, è comparsa precocemente nel programma olimpico anche in campo femminile. Proprio 100 anni fa, a Parigi 1924, si è infatti svolta la prima Olimpiade in cui si gareggiava anche nel Fioretto Femminile: a vincerla, la danese Ellen Osiier. Ci sarà parecchio di più da attendere perché anche le altre due specialità si aprano alle donne: la Spada femminile esordirà ad Atlanta 1996 con l’oro della francese Laura Flessel, la Sciabola Femminile arriverà solo a partire da Atene 2004 e la prima medaglia d’oro la conquisterà la statunitense Mariel Zagunis. Per quanto riguarda l’Italia, la prima medagliata in campo femminile è stata Irene Camber: oro nel Fioretto femminile a Helsinki 1952, l’atleta è venuta a mancare proprio all’inizio di quest’anno, all’età di 98 anni.

Nonostante i primi vincitori provengano da altri Paesi, l’Italia interpreta storicamente la parte del leone per quanto riguarda la scherma alle Olimpiadi. Attualmente il nostro Paese è in cima al medagliere storico con 49 ori, 46 argenti e 35 bronzi. Un bottino di 130 medaglie che ha reso di fatto l’Italia come la punta di diamante nel panorama della scherma mondiale e la nazione da battere in questo sport.

Non solo, perché la scherma italiana pullula di figure di spicco, dall’allure quasi leggendaria. È sicuramente così, per esempio, per Edoardo Mangiarotti, saldamente in testa alla lista degli schermidori più medagliati alle Olimpiadi. Sono 13 le medaglie complessive conquistate dal “re di spade”, di cui 6 ori, 5 argenti e 2 bronzi. Il suo primo successo, non ancora maggiorenne, lo aveva conquistato a Berlino 1936 (oro nella spada a squadre) e l’ultima Olimpiade disputata è stata quella di Roma 1960. Se al secondo posto nella classifica degli schermidori più medagliati alle Olimpiadi troviamo un ungherese (Aladàr Gerevich con le sue 10 medaglie totali), in terza posizione è ancora l’Italia a fare capolino. Valentina Vezzali è infatti la terza atleta di scherma ad aver conquistato più medaglie, nonché la prima tra le sole donne. La fiorettista jesina ha conquistato in carriera 9 medaglie olimpiche, di cui 6 ori, 1 argento e 2 bronzi. La seguono altri due italiani: Giulio Gaudini con 9 medaglie complessive e Giovanna Trillini con 8 medaglie complessive.

Un altro nome che si inscrive di diritto nella Storia della scherma italiana alle Olimpiadi è quello di Nedo Nadi: oltre a rappresentare il primo oro per l’Italia (a Stoccolma 1912 nel Fioretto maschile), il livornese è anche l’unico ad aver vinto una medaglia in ogni specialità nella stessa edizione dei Giochi Olimpici. L’edizione è quella di Anversa 1920, dove l’atleta conquista l’oro nel Fioretto e nella Sciabola individuali, oltre che nel Fioretto, nella Spada e nella Sciabola a squadre.

E per quest’anno? L’Italia si è qualificata, unica insieme alla Francia, in tutte le competizioni e saranno 24 gli atleti a difendere i colori della Nazionale a Parigi, con ben 11 esordienti nelle competizioni olimpiche. La scherma sarà protagonista assoluta anche della cerimonia di apertura con Arianna Errigo portabandiera della delegazione (prima di lei c’erano stati Nedo Nadi, Giulio Gaudini, Edoardo Mangiarotti, Giuseppe Delfino, Giovanna Trillini e Valentina Vezzali). Le aspettative, inutile dirlo, sono altissime: non resta che scendere in pedana e fare, ancora una volta, la Storia.

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Foto Augusto Bizzi