In caso di oro a Tokyo, Tommaso Marini, Eli Dershwitz e Misaki Emura sarebbero contestualmente detentori di tutti e tre i maggiori titoli internazionali. Come successo alla campionessa romena, prima atleta della storia a centrare questa impresa fra 1995 e 1996.
Cosa hanno in comune un fiorettista italiano, una sciabolatrice giapponese e uno sciabolatore americano con una fiorettista romena? Messo così sembra l’incipt di una barzelletta o di qualche bizzarro quesito da Settimana Enigmistica. Ma dato che non è intenzione fare di trasformare queste colonne in uno spazio dedicato all’umorismo né tantomeno aggiungerla al novero degli “innumerevoli tentativi di imitazione” di cui si fa vanto sin dal 1932 la celebre rivista che tiene impegnata la mente degli italiani fra cruciverba ed enigmi, sciogliamo immediatamente l’arcano. Qualora Tommaso Marini, Misaki Emura ed Eli Dershwitz centrassero l’oro a Tokyo andrebbero a fare compagnia a Laura Badea (e, seppur in forma diversa, a Britta Heidemann e Mariel Zagunis oltre che ovviamente dall’inarrivabile Valentina Vezzali) nel ristrettissimo che più ristretto non si può club di chi può fregiarsi contemporaneamente del titolo di campione in carica nelle maggiori competizioni internazionali, ovvero campionati Continentali, Mondiali ed Olimpiadi. Tutti e tre iridati lo scorso luglio sulle pedane di Milano, Marini, Dershwitz ed Emura si sono poi assicurati non più tardi di qualche settimana fa i rispettivi titoli continentali fra Basilea, Lima e Kuwait City e a Parigi potrebbero completare il tris.
Laura Badea, rivale delle Azzurre in tantissime battaglie agli albori del Dream Team, vinse nel 1995 Europei e Mondiali prima di completare il treble l’anno successivo ad Atlanta battendo in finale una giovanissima Vezzali, che si sarebbe poi rifatta con gli interessi nelle tre edizioni successive. Pur non essendo l’unica come accennato sopra a poter vantare la triple crown, la fiorettista romena è però stata l’unica a completare il tris nell’arco di tempo di un giro della terra attorno al sole. Britta Heidemann, ad esempio, fu iridata nel 2007, Olimpionica nel 2008 e campionessa Europea nel 2009, mentre Mariel Zagunis mise a Pechino il primo tassello di una tripletta poi completata l’anno successivo con la vittoria di titolo continentale e del titolo Mondiale. Nomi alla mano, un record sin qui declinato esclusivamente al femminile, con Tommaso Marini ed Eli Dershwitz che quindi potrebbero diventare i primi uomini a detenere contemporaneamente i tre maggiori titoli internazionali.
Ma dietro alla “triple crown” ci sono anche altri possibili scenari di record. L’Azzurro, ad esempio, potrebbe diventare il primo fiorettista uomo ad aggiudicarsi il titolo Olimpico da campione del Mondo in carica, cosa mai riuscita a nessuno sin qui. Misaki Emura, dal canto suo, in caso di oro non solo diventerebbe in assoluto la prima donna giapponese a centrare tale risultato in una competizione a Cinque Cerchi di scherma, ma completerebbe quel filotto solo sfiorato da Laura Flessel (1998-2000) prima e Rossella Fiamingo qualche anno più tardi (2014-2016) – e riuscito con percorsi inverso alla già citata Zagunis – fatto di due titoli Mondiali e un titolo Olimpico vinti consecutivamente. E un ulteriore primato lo può anche stabilire Eli Dershwitz: con la sciabola maschile che apre il programma il prossimo 27 luglio (CLICCA QUI PER LA GUIDA COMPLETA A PARIGI 2024), infatti, il ventottenne di Boston potrebbe essere l’uomo della Storia per la scherma statunitense. Che ai Giochi ha sì vinto e pure tanto, ma solo con le donne, mentre per trovare una medaglia d’oro al maschile serve tornare indietro di 120 anni (St. Louis 1904) e a una disciplina, la scherma con il bastone, che nulla ha di che spartire con lo sport che conosciamo oggi. Di fatto, gli USA non hanno mai vinto un titolo Olimpico al maschile nella scherma e Dershwtiz potrebbe essere l’uomo giusto al momento giusto. Sempre che il tiranno Ungherese (e la concorrenza interna di un giovane compagno voglioso di bruciare le tappe) sia d’accordo. Ma questa è un’altra storia.
Twitter: agenna85
Pianeta Scherma sui social: Instagram, Telegram, Facebook
Foto Augusto Bizzi