Le parole del ct della spada Dario Chiadò alla vigilia della partenza per le Olimpiadi. Tante le carte al mazzo della sua arma per una grande Olimpiade, ma il tecnico predica piedi di piombo.
Entusiasmo sì, ma piedi ben piantati a terra. Questo il mantra di Dario Chiadò, ct della spada Azzurra, nell’approccio ai Giochi Olimpici di Parigi 2024. L’ultima stagione di Coppa del Mondo e, più in generale, un triennio fra Tokyo e Parigi ricchissimo di soddisfazioni, rendono legittimi grandi sogni e grandi ambizioni. Ma il tecnico torinese, conscio delle insidie che una gara come l’Olimpiade nasconde, predica comunque calma e tranquillità: «Cominceremo con la gara individuale femminile, sabato 27, e in quell’appuntamento, così come nella prova a squadre delle spadiste in cui partiremo da testa di serie numero 1, avremo in pedana ragazze che hanno grande consapevolezza dei loro mezzi, protagoniste negli ultimi mesi di un finale di stagione rassicurante, anzi, direi entusiasmante» parole e musica dello stesso Chiadò al sito ufficiale della Federazione Italiana Scherma «Ma si arriva ai Giochi Olimpici con i piedi per terra. Una tappa di Coppa del Mondo può andare bene o male, poi c’è quella dopo. L’Olimpiade invece è l’esame finale, una gara a sé che dovremo affrontare con determinazione e forti del lavoro svolto. Lo stesso discorso varrà anche per l’individuale maschile di domenica 28 e per la successiva competizione a squadre degli spadisti che ci vede in tabellone da team numero 2 al mondo».
Il responsabile d’arma Azzurro, dunque non nasconde le ambizioni di entrambi i gruppi, ma sa che la corsa alle medaglie sarà tutt’altro che facile: «In tutte le gare abbiamo frecce importanti, la concorrenza è tantissima e il margine d’errore poco, bisognerà approcciare ogni match al massimo per provare a battere chiunque ci si troverà davanti».
Ma quello che traspare dalla dichiarazioni della vigilia è comunque un senso di serenità generale per il lavoro svolto nell’approcciare all’appuntamento che per ogni atleta è al contempo sogno e crocevia fondamentale di una carriera: «Siamo molto sereni, abbiamo fatto tutto quello che andava fatto, curando i dettagli dei singoli assalti, avvicinandoci al meglio a un appuntamento che porta con sé sicuramente tanta emozione ma anche motivazioni irripetibili. L’Olimpiade dà sensazioni e fa vivere momenti di sicuro non riproducibili, però gestibili, che abbiamo cercato di preparare con massima attenzione ed enorme applicazione».
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Foto Alessandro Gennari