La WADA ricorre contro la non sospensione della francese a due mesi esatti dalla sentenza ma non avanza alcuna richiesta di sospensione provvisoria. Ysaora Thibus sarà dunque in gara il prossimo 28 luglio a Parigi.
Se non è un incubo, quello che sta vivendo Ysaora Thibus nella sua marcia di avvicinamento ai Giochi di Parigi, è sicuramente un viaggio dalla fortissime tinte surreali. E mentre il countdown continua a scandire il tempo che manca al 28 luglio, giorno della prova individuale di fioretto femminile, per la campionessa del Mondo 2022 è arrivata un’altra doccia fredda sottoforma del ricorso presentato dalla WADA (l’Agenzia Mondiale Antidoping) contro la sentenza che esattamente due mesi fa la scagionava in via definitiva dall’accusa di assunzione volontaria di ostarina. La notifica del ricorso, che comunque non contiene al suo interno alcuna richiesta di sospensione provvisoria per la campionessa transalpina, le è stata fatta pervenire nella serata di lunedì 22 luglio mentre Thibus, assieme a tutta la squadra francese di scherma stava affinando la preparazione Olimpica nel collegiale di Forges-les-Eaux.
La Federazione Francese di Scherma e tutta la squadra (Anita Blaze, Eva Lacheray e Pauline Ranvier) si sono ovviamente subito schierati a supporto della loro stella, la cui partecipazione ai Giochi non è comunque al momento in dubbio: «Ysaora Thibus farà sicuramente parte della selezione se non ci saranno controindicazioni. Questa è la posizione di tutto il gruppo» aveva immediatamente chiarito a L’Equipe Yves Detienne, allenatore del fioretto francese. Successivamente anche in Comitato Nazionale Olimpico e Sportivo Francese e l’Agenzia Nazionale per lo Sport hanno dato il loro benestare alla presenza della trentatreenne originaria di Guadalupa sulle pedane del Grand Palais.
Appurata la sua presenza, ora la domanda è in che condizioni ci arriverà alle gare: gli ultimi sette mesi sono stati sotto l’aspetto psicologico davvero probanti per lei, un lungo tunnel iniziato con la positività di gennaio e passata per una lunga sospensione in attesa di una sentenza. Quindi il ritorno in pedana ma l’ulteriore rallentamento imposto dall’infortunio patito a Basilea, poi per fortuna rivelatosi meno grave di quanto le urla di dolore della fiorettista avevano lasciato temere nell’immediato. Dulcis in fundo, si fa ovviamente per dire, l’ulteriore tarlo messo da questo ricorso. Ma dalla Francia assicurano che tutto questo non sta rallentando Ysaora Thibus verso il suo obiettivo: «Sta progredendo giorno dopo giorno» continua Detienne «il primo allenamento è stato un po’ complicato perché aveva un po’ di apprensione. Ma il giorno dopo il ginocchio non era gonfio e non sentiva dolore. È pronta per la battaglia!».
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Foto Eva Pavia/Bizzi Team