La stella del fioretto Azzurro eliminata ai quarti di finale all’ultima stoccata, recrimina per un presunto errore arbitrale sulla botta decisiva contro la Scruggs. Rimane tabù l’oro Olimpico individuale.
La delusione è enorme. La rabbia forse ancora di più per una decisione arbitrale che, sul 14-14 ha fatto tutta la differenza del mondo e ha lasciato ancora una volta Arianna Errigo a tu per tu con la personale maledizione a Cinque Cerchi. E se la monzese ammette fra le lacrime che buona parte del demerito è suo per aver permesso a Lauren Scruggs di salire fino al 14-11 dopo una clamorosa rimonta dal 2-7 all’11-11, non manca tuttavia una stoccata a chi, da fuori pedana ha diretto l’assalto. «Sul 14-14 l’errore arbitrale…» ha detto ai microfoni RAI prima di chiudere con un laconico «fa parte del mio sport». Resta, al netto di polemiche e discussioni, ancora una volta una tremenda, cocente delusione. Cercherà il riscatto a squadre e con lei anche Martina Favaretto, che si è vista chiudere anche lei in faccia la porta con vista sulla semifinali all’ultima stoccata dalla canadese Eleanor Harvey. La beffa ulteriore architettata dagli dei della scherma, con la canadese che evoca sinistri ricordi proprio nella mente di Arianna.
Storia ben nota di otto anni fa. Di una gara approcciata da favorita e chiusa anzitempo contro il muro eretto da Harvey. Quindi le difficili Olimpiadi di Tokyo, con il lungo braccio di ferro con la federazione sulla questione della doppia arma trascinatosi per troppo tempo, togliendo energie mentali alla stella azzurra. A Parigi, però, tutto sembrava apparecchiato perché il tabù dell’oro individuale potesse finalmente diventare soltanto un brutto ricordo da seppellire sotto la gioia immensa di fregiarsi finalmente di quel titolo, “Campionessa Olimpica” inseguito a lungo sin da quando Elisa Di Francisca aveva fatto svanire sul più bello il suo sogno. Rivitalizzata sportivamente dalla cura Stefano Cerioni e con le ali ai piedi messegli dalla nascita di Stefano e Mirea lo scorso marzo, la Errigo che ha fatto rotta verso il Grand Palais sembrava destinata a coronare la propria personale ricerca del Graal. Le gare però vanno tirate, le medaglie conquistate. Cerioni, in tal senso aveva messo in guardia tutti: nessun regalo da parte di nessuno, serve lottare su ogni stoccata. E a volte può non essere sufficiente.
Dopo qualche fatica iniziale per venire a capo della filippina Samantha Catantan nel primo turno complice la tensione dell’esordio, la due volte campionessa del Mondo è tornata la solita Arianna Errigo, come ha potuto constatare di persona la francese Eva Lacheray, travolta nel match di ottavi di finale. Quindi l’assalto thrilling contro Lauren Scruggs. Ripreso per i capelli una prima volta dopo una partenza choc che l’ha vista finire nel baratro del 2-7; ripreso una seconda volta quando, spalle al muro sull’11-14, ha trovato i colpi della campionessa che hanno rimesso tutto in discussione. Fino a quella ultima, maledetta stoccata. Dopo la quale. quel che resta sono solo lacrime e rabbia.
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Foto Augusto Bizzi