Battuta Lauren Scruggs in una finale tutta Usa, bis d’oro per l’Olimpionica di Tokyo. Completa il podio la canadese Harvey.
Lee Kiefer oro, Lauren Scruggs argento, Eleanor Harvey bronzo. Sembra il podio di un campionato panamericano ma in realtà è quello della prova individuale di fioretto femminile ai Giochi Olimpici 2024. Nel giorno in cui l’Italia rimane ancora una volta a secco, a fare la Storia sono due statunitensi e una canadese. Anzi, a essere del tutto precisi, a fare la Storia è un’intero continente, quel nord America che lascia fuori dalle posizioni che contano (ai Giochi, solo le prime te) la vecchia Europa.
E a capeggiare la festa non poteva che essere lei, lo scricciolo di Cleveland. La ragazza che nel 2011 fece sudare le proverbiali sette camicie a Valentina Vezzali sulla strada verso il sesto mondiale, oggi è diventata una campionessa che a Los Angeles potrebbe eguagliarla a quota tre ori Olimpici. Una vittoria di assoluta autorevolezza quella della statunitense, che ha marciato implacabile lungo tutto il percorso che l’ha condotta a mettersi nuovamente al collo la medaglia del metallo più pregiato. Dal primo assalto di giornata fino alla finale senza storia contro la compagna di team Lauren Scruggs, liquidata senza troppe cerimonie con un inequivocabile 15-6 che racconta più di mille parole quanto accaduto sulla pedana centrale.
Nella giornata del definitivo ingresso di Lee Kiefer nel novero delle leggende della scherma, c’è gloria anche per Eleanor Harvey, che regala al Canada la prima medaglia nella scherma. Una prova di grande concretezza e solidità la sua, passata anche dagli scalpi delle Azzurre Martina Favaretto ai quarti e Alice Volpi nella finale per il bronzo. Una partenza sprint per mettere via il gruzzoletto, la freddezza di trovare la stoccata che spezza il filotto dell’Azzurra in furiosa rimonta, la bravura nel chiudere la partita quando il momento è diventato caldo e il fioretto poteva diventare pesante. E un posto nella Storia meritato anche per lei.
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Foto Augusto Bizzi
