La furia di Stefano Cerioni: «Mai visto un furto del genere!»

La furia di Stefano Cerioni dopo l'argento di Filippo Macchi a Parigi

Il tecnico jesino non le manda a dire e accusa gli arbitri dopo la finale persa da Filippo Macchi a Parigi. Pronto il ricorso della FIS.

 

Stefano Cerioni non ci sta e non le manda a dire. Inaccettabile per lui il verdetto emesso dalla pedana di Parigi al termine della prova individuale di fioretto maschile ai Giochi di Parigi 2024, vinta non senza polemiche per 15-14 da Cheung Ka Long. «Mai visto un furto del genere! Grande Pippo!! Sei il vincitore morale». Così il tecnico jesino si è espresso sui social, accompagnando la frase con una foto emblematica di lui che protesta verso gli ufficiali di gara.

Già al termine della gara, commentando l’esito ai microfoni di Rai Sport, Cerioni era stato tutt’altro che tenero nei confronti di chi aveva diretto l’incontro: «i giudici? Penso, spero, sia solo incompetenza, non voglio pensare ad altro… Non ci è neppure stata data una motivazione per le scelte finali dei giudici. È davvero grave. Che posso dire? Mi fa male al cuore, mai una vista cosa simile».

Sulla stessa lunghezza d’onda anche il Presidente della Federazione Italiana Scherma Paolo Azzi, che ai media presenti a Parigi ha espresso tutta la sua rabbia: «Mai visto nulla di simile. È Filippo Macchi il vero vincitore e gli è stato negato un oro che meritava». Queste le parole del massimo dirigente della Federscherma.

 

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Foto Augusto Bizzi