La lezione di sportività di Filippo Macchi : «Sono un ragazzo fortunato»

Filippo Macchi: «Sono un ragazzo fortunato»

Tramite i propri social network il fiorettista azzurro ha commentato a freddo la sua medaglia d’argento ai Giochi di Parigi 2024. Dando grande lezione di sportività e rispetto per l’avversario.

 

Nessuna voglia di fare polemica, anzi. Una grande lezione di stile, sportività e rispetto per l’avversario, ma anche una carezza all’arbitro che ieri sera è finito al centro della bufera dopo il convulso finale di match contro Cheung Ka Long, costato a Filippo Macchi l’oro Olimpico nel fioretto maschile individuale. Smaltita l’adrenalina e passata la nottata, il toscano affida ai social network il proprio commento  sulla giornata di ieri. «Ne ho sentite di ogni, ti hanno derubato, arbitraggio scandaloso, è una vergogna» ha scritto Macchi «Eppure a me viene da dire che sono proprio un ragazzo fortunato. Ho 22 anni, una famiglia stupenda, degli amici strepitosi e una fidanzata che mi lascia costantemente senza parole. Sono arrivato secondo alla gara più importante per ogni atleta che pratica sport».

Quindi la difesa dell’arbitro di Taipei che ha diretto l’incontro: «proprio perché pratico questo sport ho imparato che le decisioni arbitrali vanno rispettate, sempre! Conosco entrambi gli arbitri, non mi viene da puntare il dito contro di loro e colpevolizzarli del mio mancato successo anche perché non porterebbe a nulla se non a crearmi un alibi».

Archiviata la delusione, per Filippo Macchi però è già tempo di guardare avanti e pensare alla prova a squadre: «Tempo fa, una persona a me cara, nonché una grandissima campionessa mi disse:” una medaglia si festeggia sempre!” Ed effettivamente questa medaglia si merita gioia e felicità e quindi smaltiamo la delusione, che è tanta, e godiamoci ciò che è stato»

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Foto Augusto Bizzi