Nel ritiro di Champoluc la Nazionale di spada ha effettuato test con la realtà virtuale

Test con la realtà virtuale nel ritiro della spada azzurra ad Ayas

 

In un mondo in cui le nuove tecnologie diventano sempre più presenti, anche la scherma non è da meno: nel ritiro della Nazionale di spada in corso in questi giorni a Champoluc, infatti, sono stati effettuati test con la realtà virtuale. Non certo una novità, perché questo progetto in collaborazione con la Mind Room Lab di Otello Sorato è iniziato lo scorso febbraio limitatamente al gruppo che ha poi preso parte ai Giochi di Parigi. Ma in Valle d’Aosta sono stati coinvolti tutti i convocati al ritiro. Scopo dei test è lavorare in particolare sugli aspetti di attenzione e concentrazione tramite l’utilizzo di un apposito visore VR.

«L’introduzione di questi test ha reso ancor più completo e specifico il percorso di preparazione dei nostri atleti» hanno spiegato al sito ufficiale della Federazione Italiana Scherma il ct Dario Chiadò e il preparatore atltetico Andrea Vivian. «Da diversi mesi la Realtà virtuale sta entrando come implementazione nei nostri programmi con un’applicazione che abbiamo reso molto attinente e propedeutica alla scherma, e in particolare alla nostra arma. A Milano c’è già da tempo una postazione della FIS e l’obiettivo è allestirne altre, in diverse città italiane, con la prospettiva di lavorare parallelamente a nuovi sviluppi di software che potrebbero in futuro aprire ulteriori e interessanti orizzonti d’allenamento».

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Foto Federazione Italiana Scherma/Ufficio Stampa