Fra due settimane il calendario ha messo in programma per Dario Chiadò e la sua arma la doppia trasferta di Vancouver. Uomini e donne assieme nella stessa località per la seconda tappa di Coppa del Mondo. Poco il tempo quindi per il ct torinese di godersi i risultati del primo weekend internazionale fra Fujairah e Berna. Vero, si tratta soltanto della prima gara di una stagione di inizio ciclo Olimpico, ma di motivi per sorridere il responsabile della spada ne ha eccome, come lui stesso ha spiegato al sito ufficiale della Federazione Italiana Scherma mettendo in luce alcuni aspetti emersi dalle trasferte in Svizzera ed Emirati Arabi Uniti.
In primis, l’abbondanza di elementi che possono ambire non solo al podio ma anche a scalarlo nella sua interezza fino al gradino più alto. Sara Maria Kowalczyk docet. La casertana, che prima di sabato non aveva mai assaggiato l’aria di alta classifica che si respira entrando in zona medaglie, ha bruciato ogni tappa ed è passata da zero a cento in pochi secondi. Vittoria in finale su Giulia Rizzi e il primo podio diventa contestualmente primo sigillo in Coppa del Mondo. E proprio Giulia Rizzi rappresenta l’altra nota lieta della prova individuale di Fujairah. Vinta d protagonista l’oro a squadre a Parigi, la friulana a differenza delle compagne di avventura Rossella Fiamingo e Alberta Santuccio ha optato per un ritorno immediato in pedana. L’appetito figlio di una scorsa stagione in cui finalmente tutto il talento nel suo bagaglio si è espresso al massimo sembra essere ancora ben lungi dall’essere saziato e il secondo posto di sabato ne è dimostrazione lampante.
Così come al femminile, anche al maschile dietro le prime linee c’è fermento e abbondanza di scelta. Giacomo Paolini e Matteo Galassi, quest’ultimo ancora nel giro della Nazionale giovanile, hanno conquistato un secondo e un terzo posto in una delle tappe icona del circuito di Coppa del Mondo. Farlo togliendosi la soddisfazione di battere chi il campione Olimpico (Paolini) chi la medaglia di bronzo della prova individuale di Parigi 2024, acquista ancora più sapore. Senza dimenticarsi della bella gara di Giulio Gaetani che per poco non è stata premiata dall’ingresso in zona podio.
Se le prove individuali hanno lasciato ampiamente soddisfatto Chiadò, discorso analogo va fatto per le prove individuali. Ben oltre i risultati, peraltro splendidi, che parlano di un secondo posto al femminile e di un quarto al maschile. A colpire il Commissario Tecnico infatti, lo spirito di gruppo mostrato da due quartetti schierati con formazioni del tutto inedite: «Entrambe le formazioni erano infatti al debutto con questi assetti ma hanno interpretato le rispettive gare con un affiatamento incredibile, come se tirassero insieme da moltissimo tempo» ha infatti spiegato il responsabile della spada azzurra. Tante ottime indicazioni per lui da questo primo fine settimana. Fra quattordici giorni si replica, fra ulteriori esperimenti nei quartetti e la voglia di dare continuità di risultati dopo questo dolcissimo weekend d’esordio.
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Foto Eva Pavia/Bizzi Team