«È stata sicuramente una giornata positiva per la nostra squadra maschile che ha dato la risposta che mi aspettavo in questo primo appuntamento della stagione». Al rientro dalla lunga quattro giorni di Orano, dove la sciabola ha iniziato il cammino della nuova stagione di Coppa del Mondo, Nicola Zanotti può ritenersi soddisfatto di quanto ottenuto dai suoi atleti e atlete nella prima gara del nuovo ciclo. Due squadre, quella maschile e quella femminile, per forza di cosa dei cantieri aperti all’alba del ciclo che conduce verso Los Angeles, con Orano che quindi diventa il perfetto terreno di test per cercare tanto nuove soluzioni soprattutto per quanto riguarda i quartetti quanto per lanciare alcune nuove leve facendo fare loro esperienza a livello Assoluto.
Risultati alla mano, le risposte migliori per il ct livornese sono arrivate dal settore maschile. A livello individuale bene tanto Dario Cavaliere quanto Pietro Torre, arrivati ai piedi del podio. Ma a rendere felice Zanotti è stato soprattutto il terzo posto di domenica nella prova a squadre. Oltre al prestigio e all’importanza che un podio in Coppa del Mondo porta sempre con sé, a colpire è stata la determinazione con cui il quartetto totalmente inedito ha lottato assalto dopo assalto. Rischiando di uscire già agli ottavi di finale contro la Cina (regolata in rimonta all’ultima stoccata) e lo stesso contro la Francia ai quarti, anche qui ripresa con un’ultima tornata di assalti perfetta che ha lasciato al palo la formazione transalpina. Il tutto malgrado Nicola Zanotti abbia dovuto dapprima sostituire last minute Dario Cavaliere causa affaticamento muscolare post prova individuale, quindi lanciare subito nella mischia Giacomo Mignuzzi, scelto proprio per sostituire il napoletano, dopo che anche Matteo Neri ha accusato un fastidio fisico. Immancabile e meritato l’elogio del ct: «Un quartetto giovane e determinato ha messo in pedana quel che avevo chiesto e il ritorno sul podio è un risultato meritato per i ragazzi e per tutto il gruppo, che dà grande fiducia per il prosieguo».
Un proseguo di stagione che, per stranezze del calendario, prevede ora un doppio appuntamento con gare del circuito Grand Prix. Archiviato fino al 2025 ogni ragionamento sul discorso quartetti (sesto posto per quello femminile in formazione del tutto inedita), quindi, per la sciabola azzurra è tempo di concentrarsi sulle gare individuali. Dove si attende la scossa anche dal settore femminile. Sulle pedane di Orano le Azzurre hanno vissuto una giornata poco brillante: delle 10 Azzurre qualificate al tabellone principale, in 6 sono uscite al primo assalto, mentre le restanti 4 si sono fermate nel tabellone delle 32. Vero si è all’inizio di stagione, fra preparazione da affinare e necessità di assestamento da parte di chi, come Michela Battiston trasferitasi a Padova alla Christian Bauer Academy, ha cambiato allenatore e metodo di lavoro. E se l’assenza di tante big internazionali del circuito rappresentava una ghiotta occasione per poter fare un risultato corroborante per fiducia e morale, i due Grand Prix di Orleans e Tunisi fra dicembre e gennaio rappresentano subito ottime occasioni di riscatto.
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Foto Augusto Bizzi