Due podi al giorni tolgono ogni possibile preoccupazione di torno. L’Italia chiude la quattro giorni di Coppa del Mondo di scherma Paralimpica a Pisa con il forziere pieno di medaglie ma soprattutto l’umore alle stelle per quanto emerso dalle pedane del PalaCus nel vernissage di una nuova avventura internazionale che è allo stesso tempo l’alba di un nuovo ciclo Olimpico. E sapere che si può impostare un lavoro con la consapevolezza di avere fin da subito un gruppo forte e elementi giovani pronti ad emergere, è la notizia migliori che il triumvirato tecnico Azzurro potesse ricevere. Calato il sipario sulla nona edizione dell’ormai classico appuntamento al PalaCus, per i tre ct Azzurri Marco Ciari, Francesco Martinelli e Simone Vanni così come per il coordinatore del settore Paralimpico Dino Meglio di motivi per sorridere ce ne sono infatti in abbondanza.
A partire ovviamente dai meri dati numerici: 8 piazzamenti sul podio con due successi – firmati Edoardo Giordan e Andrea Jacquier entrambi nella sciabola – 2 secondi posti e 4 terzi posti. Una media perfetta di due al giorno, un filotto inaugurato da Michele Massa ed Emanuele Lambertini nella giornata di giovedì 7 novembre e chiusa dal secondo e terzo posto ottenuto dalle squadre di fioretto e spada rispettivamente nella nuova formula delle gare a squadre a ranghi misti. Siamo a inizio stagione e molti dei big stranieri che hanno preso parte ai Giochi di Parigi non erano in lizza, così come alcuni dei protagonisti di casa Italia. Ma, come sottolineato anche dal referente per il settore paralimpico Alberto Ancarani, le indicazioni che si cercavano in casa Italia erano comunque ben chiare: «Era il primo appuntamento dopo i Giochi Paralimpici e, nonostante qualche assenza, i nostri atleti hanno dato prova di forza e competitività» ha affermato lo stesso Ancarani tramite i canali Federali «Un plauso speciale va ai giovani che nelle gare individuali hanno fatto vedere quanto il lavoro svolto, anche nella scia degli atleti qualificatisi per Parigi, stia dando i suoi frutti».
Volti nuovi, prime volte – come quella del già citato Andrea Jacquier – ma anche la certezza di poter contare sul solito zoccolo duro di atleti di grande valore. Emanuele Lambertini, lasciatasi alle spalle la delusione per il triplice quarto posto di Parigi, è ripartito con ancor più vigoria nel nuovo anno; Edoardo Giordan si è rivelato la solita garanzia nella sciabola, mentre da dietro tanto Emanuele Massa quanto Julia Markowska stanno cominciando a ritagliarsi le proprio soddisfazioni.
La Coppa del Mondo di scherma paralimpica torna ora in pedana nel 2025, a San Paolo. Intanto però l’Italia si gode quanto di buono emerso dalle pedane di Pisa. Con una certezza, spiegata ancora molto bene da Alberto Ancarani: «La vittoria di Giordan e il podio di Lambertini confermano valori mai in discussione, mentre il primo successo di Jacquier, le due medaglie di Massa e il podio di Markowska, così come la presenza di diversi altri elementi di sicura prospettiva, testimoniano che l’Italia sarà in grado di dire sempre più la sua sul palcoscenico internazionale».
Twitter: agenna85
Pianeta Scherma sui social: Instagram, Telegram, Facebook
Foto Andrea Trifiletti/Bizzi Team