Parigi ne ha rivoluzionato completamente la geografia, portando in alto Asia e Stati Uniti e lasciando all’Europa e alle sue scuole storiche il ruolo di co-protagonista. Da Tunisi, con un doppio appuntamento che vede in pedana contemporaneamente tanto le donne quanto gli uomini, il fioretto riparte per una nuova stagione di Coppa del Mondo ma, ancor più importante, per un nuovo ciclo Olimpico con vista su Los Angeles 2028. Una prima stagionale molto attesa anche in casa Italia, pronta a riaccendere i motori dopo un’Olimpiade che ha portato in dote un bottino di tre argenti fra gara individuale maschile e le due a squadre. Risultati che non possono ovviamente essere definiti deludenti, ma che hanno messo in luce come il gap fra le vecchie e le nuove scuole sia ormai quasi del tutto azzerato. Anzi, come ad esempio aveva sottolineato qualche settimana fa anche Alice Volpi, sempre più realtà si stanno affacciando al vertice e per la tradizionale fucina di ori della scherma azzurra è tempo di fare i calcoli con questo fattore.
Ciò premesso, il vernissage stagionale in terra tunisina e i responsi che le pedane emetteranno al termine della quattro giorni di gare, andranno presi con il giusto bilancino, fra le tante assenze e la condizione migliore ancora da ritrovare. In casa Italia, contrariamente a quanto fatto negli scorsi fine settimana da Dario Chiadò nella spada e Nicola Zanotti nella sciabola, Stefano Cerioni riduce al minimo la sperimentazione, soprattutto per quanto riguarda i quartetti per le gare a squadre di domenica. L’ossatura è infatti, sia nell’una come nell’altra formazione, quella dei team che hanno chiuso i Giochi con il doppio argento. Del resto il ct jesino nel corso dei ritiri collegiali di prestagione aveva sempre parlato della sua intenzione di attuare il giusto mix fra la vecchia guardia e le nuove leve. Proprio nei giorni scorsi, lo stesso Cerioni aveva sottolineato come «la competizione interna sarà stimolante e fondamentale per mantenere in forma i più esperti e dare motivazioni nuove e fresche a tutti».
Data la debita tara di quel che rappresenta questo primo impegno stagionale, la certezza è che nel quartier generale azzurro si vorrà premere subito forte sull’acceleratore per partire con il miglior piede possibile. In due gare che, malgrado le tante assenze – Kiefer, Scruggs e Thibus per dirne alcune fra le donne mentre fra gli uomini mancheranno fra gli altri Gerek Meinhardt ed Enzo Lefort – presenta ai nastri di partenza tanti nomi importanti e tanti temi interessanti. Si inizia giovedì 21 novembre con la fase di qualificazione del torneo femminile (qui le Azzurre convocate), mentre venerdì 22 sarà la volta di quella del torneo maschile (qui gli Azzurri convocati). Sabato e domenica, in contemporanea, si svolgeranno le fasi decisive delle prove individuali e le prove a squadre.
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Foto Eva Pavia/Bizzi Team