Lutto nella scherma italiana per la morte di Gianfranco Della Barba. L’atleta padovano, classe 1957, è stato uno dei grandi della sciabola italiana: nel 1984 ai Giochi Olimpici di Los Angeles ha vinto la medaglia d’oro nella prova a squadre assieme ad Angelo Arcidiacono, Marco Marin, Dino Meglio e Giovanni Scalzo. Quattro anni dopo a Seul 1988, sempre nella prova a squadre, ha vinto la medaglia di bronzo. A completare il palmares un argento individuale ai Mondiali del 1983 e quattro medaglie iridate ai Mondiali, equamente divise fra argenti e bronzi.
Chiusa la carriera in pedana, Della Barba ne ha intrapresa un’altra altrettanto brillante come neuropsichiatra. «Gianfranco Dalla Barba è stato un esempio autentico di Dual Career» lo ha ricordato il Presidente della Federazione Italiana Scherma Paolo Azzi «affermandosi come grandissimo sciabolatore ed eccellente professionista nell’ambito medico che l’ha visto impegnato e apprezzato per tanti anni anche all’estero. Da medaglia d’oro in pedana e fuori. Il nostro perde un Campione con l’iniziale maiuscola e io un amico con il quale ho condiviso anni indimenticabili».
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