Tutto tornato come nella norma sul pianeta fioretto femminile. Il quinto posto ottenuto a Tunisi, con le Azzurre sorprese dalla rampante Ucraina e rimaste dopo tempo immemore a guardare altre squadre festeggiare sul podio, ora è ufficialmente incasellato alla voce di eccezione a una regola che oggi a Busan è tornata a imporsi forte e chiara. L’Italia batte nettamente gli Stati Uniti nella ormai più classica delle finali che questa competizione regala da qualche stagione a questa parte e chiude al meglio il proprio 2024 internazionale.
Rispetto alla prima uscita stagionale, Stefano Cerioni conferma in blocco il quartetto, con Elena Tangherlini e Anna Cristino a cavalcare l’onda alta della combo vittoria – terzo posto stampata ieri nella prova individuale ad accompagnare in pedana le due protagoniste del vernissage stagionale novembrino Martina Favaretto e Arianna Errigo, ieri incappate in una giornata non troppo brillante e quindi desiderose di riscatto. Questo il micidiale mix che una dopo l’altra ha spazzato via la avversarie di giornata. E se Cina e Stati Uniti provano a imporre un po’ più di resistenza scavallando quota 30 nelle stoccate messe, decisamente peggio va a Romania e, soprattutto, Francia (poi terza dopo aver battuto il Giappone nella finalina) travolta 45-19 in semifinale. Un’ottima prova di tutte e quattro le protagoniste, chiamate in causa a rotazione da Stefano Cerioni che contro la Romania ha riproposto in chiusura Martina Favaretto, ruolo in cui peraltro la noalese si era già ben disimpegnata due settimane fa.
Trovata la giusta chimica e smaltita per le nuove leve l’emozione dell’esordio in squadra, l’Italia ha ritrovato la sua marcia ed è tornata rullo compressore. E nemmeno il rientro in squadra di due pezzi da 90 come Lee Kiefer e Lauren Scruggs hanno permesso agli Stati Uniti di reggere l’urto delle Azzurre. Di fatto l’equilibrio regna per due assalti, poi l’Italia prende il largo: l’asse Tangherlini – Favaretto nel giro di tre assalti assesta un 16-4 di parziale che incanala l’esito del match verso le ragazze di Cerioni, che da lì in poi si limitano a controllare le operazioni fino al 45-35 che vale gioco, partita e incontro.
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Foto Luca Pagliaricci/Bizzi Team