Poco più di un anno dopo la vittoria casalinga sulle pedane di Udine nel gennaio del 2024, Matteo Galassi si riprende di forza il primo gradino del podio in una tappa di Coppa del Mondo Under 20 di spada maschile. Un’altra grande prova per il talentuoso Carabiniere romagnolo, che firma una nuova gemma per arricchire il racconto di una stagione con ancora tanti capitoli da scrivere ma che, lo scorso novembre a Berna, lo ha visto far anche la sua prima incursione sul podio della scherma dei grandi.
Quinto dopo la fase a gironi, Galassi ha iniziato il suo cammino ad eliminazione diretta battendo per 15-4 il turco Turkdil. Da lì, vittoria dopo vittoria si è dapprima assicurato un posto sul podio regolando per 15-6 lo statunitense Lioznyasky, quindi ha completato nel modo migliore la propria giornata vincendo all’ultima stoccata la semifinale contro un altro statunitense, Sennewald quindi il match con in palio il jackpot contro l’ucraino Perchuk, chiuso sul 15-13.
A far sorridere lo staff Azzurro ci ha pensato anche Michele Queiroli. Il campione Europeo 2024 nella categoria Cadetti, infatti, è stato autore di una bella prestazione che ho la condotto fino ai quarti di finale, dove è stato superato dal polacco Adamczyk. Per lo spadista milanese, un comunque brillante settimo posto in classifica. Alla soglia della finale a otto si sono fermati Jacopo Rizzi, battuto proprio da Queiroli, ed Ettore Leporati. Così gli altri Azzurri: 18° Marco Francesco Locatelli, 38° Riccardo Cedrone, 65° Fabio Mastromarino, 68° Cristiano Sena, 82° Francesco Delfino, 89° Edoardo Strobbia, 96° Filippo Checco e 157° Francesco Maria Lodato.
Nella giornata di domenica 2 febbraio si chiude con la prova a squadre, con l’Italia che schiera il quartetto composto da Matteo Galassi, Fabio Mastromarino, Jacopo Rizzi e Cristiano Sena. In pedana anche le ragazze per la prova a squadre femminile, in pedana ci saranno Allegra Cristofoletto, Benedetta Madrignani, Eleonora Orso e Giulia Paulis. Queste ultime avevano chiuso la prova individuale di venerdì a ridosso del podio.
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Foto Federazione Italiana Scherma/Ufficio Stampa
