Salto indietro nel tempo al gennaio 2019. Davide Di Veroli, non ancora diciottenne, chiude al secondo posto la tappa individuale di spada maschile di Heidenheim battuto soltanto in finale da Alexander Bardenet e mette a referto il suo primo podio in Coppa del Mondo assoluta. Sei anni dopo, in ossequio al celebre detto che l’assassino torna sempre sul luogo del delitto (sportivo, ça va sans dire), il ragazzo nel frattempo passato dall’essere talento purissimo allo status di campione ha firmato un’altra prima volta. Questa volta ancora più speciale perché si tratta della prima vittoria.
A stappare la festa è la stoccata che alla morte subite vale il 14-13 sull’ungherese Tibor Andrasfi, pure bravissimo a rimettere in piedi l’assalto quando tutto sembrava compromesso a 30″ dalla fine e con l’Azzurro lanciato verso il successo sul 13-10. Al minuto supplementare però l’ultima parola spetta a Di Veroli, che pur con priorità a suo favore non specula su di essa e fulmina Andrasfi trovando la botta vincente. Gioco, partita e incontro per il poliziotto romano, al suo secondo piazzamento sul podio di fila dopo il terzo posto di due settimana fa al Grand Prix di Doha.
Fra gli altri Azzurri in gara, bene anche Gianpaolo Buzzacchino, con il siciliano che si prende anche gli scalpi fra gli altri di Yamada e Kurbanov prima di fermarsi alle porte del podio per mano dell’egiziano Mohamed Esalyed. Molto positiva anche la gara di Luca Diliberto, che si affaccia alla finale a otto e chiudendo alla fine quindicesimo. Stop nel tabellone dei 32 per Enrico Piatti, che dopo aver vinto al primo turno il derby contro Matteo Galassi, è stato battuto dall’ucraino Volodymir Stankevich.
Classifica – 1. Davide Di Veroli (Ita), 2. Tibor Andrasfi (Hun), 3. Volodymir Stankevich (Ukr), 3. Mohamed Elsayed (Egy), 5. Koki Kano (Jpn), 6. Gianpaolo Buzzacchino (Ita), 7. David Gornosky (Can), 8. Jonathan Fuhrimann (Sui)
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Foto Luca Pagliaricci/Bizzi Team