Ora lo si può dire a gran voce: c’è un rapporto magico e speciale fra le spadiste Azzurre e la tappa di Barcellona. L’aria di Catalogna, laddove esattamente un anno fa il quartetto composto da Rossella Fiamingo, Mara Navarria, Giulia Rizzi e Alberta Santuccio mise il seme dello splendido fiore poi sbocciato il 30 luglio al Grand Palais, ispira la rinnovata formazione scelta da ct Dario Chiadò per l’occasione e pur cambiando molteplici fattori, a non cambiare è il risultato. L’Italia vince la prova a squadre di spada femminile di Barcellona e lo fa con una prova sontuosa culminata con la stoccata del 45-37 contro la Cina che vale gioco, partita e incontro.
Formazione sperimentale, come detto, quella scelta dallo staff italiano. Assieme a Giulia Rizzi, a inseguimento del riscatto dopo una prova individuale chiusa fin troppo presto e desiderosa di fare pace con una gara che ama come poche, scendono in pedana Federica Isola, Sara Maria Kowalczyk e Roberta Marzani. Battute le padrone di casa della Spagna per 45-39 nell’esordio di giornata, il quartetto dell’Italia ha poi proseguito il proprio cammino regolando dapprima l’Ungheria di Eszter Muhari (vincitrice della prova individuale di sabato) per 42-38 quindi si è presa la finale dopo aver vinto il derby contro la Francia per 45-37.
Medesimo punteggio con cui si è poi chiusa la finale contro le cinesi. L’Italia, con una Roberta Marzani molto ispirata, prende le redini delle operazioni al tramonto della prima tornata e da lì costruisce mattoncino su mattoncino il successo finale grazie al lavoro di Isola e Rizzi, a cui sono state affidate le chiavi di chiusura degli assalti. L’aria di Catalogna fa decisamente bene all’Italia.
Pianeta Scherma sui social: Instagram, Telegram, Facebook
Foto Eva Pavia/Bizzi Team