La prima a salire sulla pedana centrale ad abbracciare Tommaso Marini è stata Martina Favaretto. Uniti da fraterna amicizia e anche dal fatto di essere stati i padroni assoluti della scena nell’edizione 2015 del Grand Prix di fioretto di Torino. Martyx chiama, Tommi risponde, il pubblico dell’Inalpi Arena sentitamente ringrazia e si gusta nel giro di pochi minuti due show schermistici di altissimo livello. Perché quello ammirato nella pazzesca domenica torinese è stato un Marini in grande spolvero, capace di dominare tutti gli assalti senza lasciare agli avversari la possibilità di arrivare in doppia cifra nel tabellino. La pausa post Olimpica e la partecipazione a “Ballando con le stelle” hanno rigenerato il fiorettista marchigiano, e se al Challenge International de Paris la sua gara si era chiusa nel secondo assalto fermato da Edoardo Luperi, a Torino non c’è stato scampo per nessuno.
Marini, acclamatissimo dal pubblico torinese al pari di Filippo Macchi, macina avversario dopo avversario incontrato nel corso del suo cammino e sigilla la sua giornata nel migliore dei modi possibili, battendo con un inequivocabile 15-3 il ceco Alexander Choupenitch in una finale velocissima e di fatto mai con una storia. L’ultimo tassello di una cavalcata cominciata battendo lo statunitense Olivares e passata anche da un derby contro Damiano Di Veroli e dal successo contro il russo sotto bandiera neutrale Anton Borodachev valsa anche come vendetta sportiva ai danni di chi al turno precedente aveva fermato la corsa di Alessio Foconi. Quindi il 15-9 su Nick Itkin nel rematch della finale iridata 2023 valso il via libera verso la zona medaglie e il 15-8 contro lo spagnolo d’Italia Carlos Llavador (terzo a pari merito con l’egiziano Abdelrahman Tolba) per prendersi la finale. Il resto è storia già raccontata di un assalto preso subito di petto da Marini ad anestetizzare un Choupenitch prima del via libera alla festa.
In casa Italia ottima anche la prestazione di Davide Filippi, che ha chiuso la sua gara alle porte della finale a otto dopo lo stop impostogli da Tolba. Bene anche Lorenzo Nista, dodicesimo. Rammarico invece per Edoardo Luperi, con il livornese che si porta sul 14-9 contro Cheung Ka Long prima di subire la rimonta vincente del due volte campione Olimpico; ma i dubbi sulla paternità dell’ultima stoccata restano. Per lui stop nel tabellone dei 32, così come per gli altri protagonisti dell’argento parigino ovvero Alessio Foconi, Filippo Macchi e Guillaume Bianchi. Gara finita al secondo assalto di giornata anche per Francesco Pio Iandolo, mentre al primo turno hanno perso Tommaso Martini, Giulio Lombardi, Giuseppe Franzoni, Mattia De Cristofaro, Damiano Rosatelli e Francesco Ingargiola.
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Foto Alessandro Gennari/Pianeta Scherma