Arianna Errigo ha festeggiato a Torino il suo podio numero 60 in carriera in Coppa del Mondo

Arianna Errigo ha centrato il sessantesimo podio in carriera

 

 

Diciassette vittorie, diciotto secondi posti, venticinque terzi posti. Totale: sessanta. Nel giorno in cui Martina Favaretto si prende il Grand Prix di Torino con una rimonta da campionessa vera ai danni di Eleanor Harvey e Anna Cristino si conferma nuovamente ai piani alti della classifica con tanto di ingresso nella top 16 Mondiale, Arianna Errigo ha messo una nuova tacca della sua straordinaria carriera. L’ennesima medaglia di una carriera stratosferica a cui la fiorettista lombarda vuole continuare ad aggiungere altri capitoli, un passo alla volta come aveva spiegato nei giorni immediatamente precedenti al via di questa stagione internazionale di Coppa del Mondo edizione 2024/2025.

«A trentasei anni credo sia giusto pensare un passo alla volta. La mia sfida è riuscire a rimanere ad alti livelli malgrado l’età anagrafica», affermava lo scorso ottobre e le prime gare hanno subito spazzato via ogni dubbio. E se le stagioni passano e molte delle protagoniste cambiano fra ritiri, assenze forzate e altri nomi che si stanno ritagliando il proprio spazio, a non cambiare è Arianna Errigo. Sulla cresta dell’onda da più di quindici anni, da quando non ancora ventenne firmava i suoi primi piazzamenti in zona medaglia, spesso e volentieri inerpicandosi fino in cima al podio e da lì cantare l’Inno di Mameli. Dal terzo posto di Lipsia nel febbraio 2009 a quello del Grand Prix di Torino del febbraio 2025 in attesa di ulteriori nuovi aggiornamenti nelle gare a venire. Non ci siamo ovviamente dimenticati delle 10 medaglie Mondiali, delle 8 vinte ai Campionati Europei e dell’argento Olimpico di Londra 2012.

C’è altro a rendere ancora più unica la carriera di Arianna. E questa cosa ha un luogo e una data ben precisa: Cancun, 15 dicembre 2017. Si disputa il Grand Prix di sciabola, arma che da due stagioni Errigo aveva aggiunto al suo carniere inseguendo il pensiero stupendo di arrivare ai Giochi di Tokyo qualificata in due discipline. Dopo aver centrato in più di un’occasione la finale a otto arrivando a un soffio dal podio, in Messico la monzese si spinge fino all’atto finale. Ad attenderla Olga Kharlan, la regina della disciplina che TsunAry sognava di sfidare fin dai primi momenti in cui è stato varato il progetto doppia arma. E se è proprio l’ucraina a portarsi a casa la posta intera, agli annali resta un fenomenale secondo posto.

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Foto Alessandro Gennari/Pianeta Scherma