La clamorosa stagione di Anna Cristino sin qui

Fioretto femminile: la clamorosa stagione di Anna Cristino

 

Alzi la mano chi può dire sin qui di aver battuto due volte in altrettanti incroci stagionali la bi-campionessa Olimpica di fioretto femminile Lee Kiefer. Non ad esempio la francese Eva Lacheray, che dopo aver preso lo scalpo della statunitense al Cairo ne ha subito la vendetta sportiva a Lima. La candidata per rispondere all’appello la si trova invece alla casella numero 9 del rinnovato ranking post Grand Prix di Lima comandato da Martina Favaretto. È lì, appena otto caselle sotto la noalese, che staziona la ventitreenne Anna Cristino, reduce dal suo miglior risultato in carriera ottenuto proprio sulle pedane peruviane: secondo posto, battuta solo dalla giapponese Kikuchi Komaki.

L’ultimo mattoncino di una stagione che sta vedendo la lucchese portacolori dei Carabinieri esprimersi su livelli altissimi e non solo per il doppio “scherzetto” giocato a Kiefer dapprima a Torino quindi nella notte italiana di Lima poco meno di ventiquattro ore fa. Due match diversi nella loro dinamica, ma entrambi durissimi. Punto a punto fin dalla sua alba quello torinese, risoltosi soltanto all’ultima stoccata; iniziato ad handicap quello di Lima, con in palio un posto nella finale per il bottino grosso. Sotto dapprima 5-1 quindi 7-4, l’Azzurra ha pian piano ricostruito il proprio assalto, pareggiando i conti e dando vita poi a una seconda parte di assalto che ha ricalcato di fatto il match di Torino. Con tanto di brivido per un problema fisico che sul 12-12 l’ha costretta a ricorrere alle cure dello staff medico italiano prima dello sprint finale valso il 15-13.

Nelle sei gare sin qui disputate, Cristino ha messo assieme tre piazzamenti sul podio (due terzi posti fra Busan e Torino oltre al già citato secondo posto di Lima) e una finale a otto a fronte di sole due gare “sbagliate”: quella di Tunisi, dove è arrivata comunque agli ottavi di finale, e quella di Hong Kong dove è stata eliminata al secondo assalto di giornata. Una serie di risultati che le ha permesso di scalare vertiginosamente il ranking iridato, attestandosi come detto sopra in nona posizione e guadagnandone ben 25 rispetto alla trentaquattresima con cui aveva chiuso la passata stagione e iniziato quella nuova. Lanciata in quartetto a inizio stagione da Stefano Cerioni assieme ad Elena Tangherlini nel quartetto completato dalle veterane Arianna Errigo e Martina Favaretto, la fiorettista toscana si è tolta anche lì grandi soddisfazioni godendo di ampio “minutaggio” concessole tanto dal tecnico jesino quanto dal suo successore. Superato l’assestamento con tanto di quinto posto finale a Tunisi, il quartetto Azzurro ha messo in fila vittorie su vittorie non sbagliando più un colpo nelle altre gare disputate.

Un ruolino di marcia decisamente invidiabile, il tutto mentre si avvicina sempre di più la fase clou della stagione. Al netto di Europei e Mondiali, restano ancora da disputare una tappa di Coppa del Mondo (Vancouver) e il terzo Grand Prix a Shanghai per potersi togliere nuove soddisfazioni e provare a mettere l’ipoteca sui biglietti che portano dapprima a Genova quindi a Tbilisi. Ma prima c’è da festeggiare al meglio il miglior risultato sin qui ottenuto in carriera.

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Foto Augusto Bizzi