Ancora fresco della conquista del bronzo di oggi nella prova individuale di sciabola maschile alle Universiadi di Gwangiu, Leonardo Affede ha raccontato così a Pianeta Scherma la sua giornata verso la medaglia: «Sono partito dai gironi, pure se con una discreta tranquillità, facendo però una scherma poco concreta ed efficace: questo mi ha portato a perdere due assalti molto facili e ad affrontare il turno dei 64. Lì l’assalto non è andato benissimo, ero sempre contratto. Dal turno successivo ho pensato più a divertirmi, così ho trovato la chiave di lettura dei match e le cose sono andate via via meglio, ho tirato piuttosto bene e sono riuscito a tirarmi fuori da diverse situazioni di difficoltà. Un po’ di rammarico per la semifinale, perché pur sapendo di non trovarmi bene contro i coreani, speravo di riuscire a fare di più, ma un po’ a causa del fisico che è venuto meno visto che esco da una malattia molto debilitante, un po’ a causa dell’avversario in giornata non ho potuto centrare in pieno l’obiettivo»
Infine una chiusa sul momento e sulle prospettive per il prossimo futuro: «Sono comunque molto soddisfatto del bronzo: è un altro piccolo tassello nel percorso di crescita che ho intrapreso quest’anno insieme ai miei maestri Tommaso Dentico e Alessandro Di Agostino e con il mio preparatore Guido Brunetti. Inizio a vederne i primi frutti, anche se la strada è ancora lunga e io non ho certo intenzione di fermarmi qui. Anzi…»