Addio a Mario Favia, un pezzo di scherma italiana

 

 

Una brutta notizia colpisce il mondo della scherma. Questa notte, all’età di 85 anni, si è spento un membro d’onore della Federazione Italiana Scherma, nonché membro, a sua volta, della Federazione Internazionale di Scherma Mario Favia.

Non solo atleta (fu fiorettista di ottimo livello), Favia fu un pezzo da novanta anche dal punto di vista dirigenziale e rappresentativo di questo sport a livello mondiale. Si spegne con lui la passione di un uomo buono e legato a quest’ambiente da sentimenti puri e genuini, che lo hanno sempre spinto a nuove sfide e nuovi incarichi, rappresentati, ogni volta, in maniera encomiabile.

Nel suo palmarès si contano: 2 titoli di Campione del Mondo Giovani nel fioretto (1950, 1951); oro nel fioretto individuale e a squadre alle Universiadi del 1953; oro nel fioretto individuale, nel fioretto a squadre e nella sciabola a squadre alle Universiadi del 1955; oro nel 1955 e nel 1958 nel fioretto individuale al torneo internazionale. Successivamente abbandonò la carriera di atleta e si dedicò in toto a ricoprire dapprima il ruolo di arbitro, e poi ruoli dirigenziali. Tra questi fu componente della commissione Statuto e Regolamenti della FIE dal 1993 al 1996, nello stesso anno venne nominato Segretario Generale FIE (fino al 2004). La FIE non perse l’occasione di nominarlo, nel 2001, membro d’onore, e sei anni più tardi fu la stessa federazione internazionale ad eleggerlo Vice Presidente Onorario.

Nel ricordo di Mario verrà osservato un minuto di raccoglimento venerdì 15 maggio, in occasione della gare valide per i Campionati Italiani Cadetti e Giovani 2015. Pianeta Scherma si unisce alle sentite condoglianze per la famiglia Favia.

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Fotografia di Augusto Bizzi per Federscherma

 
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