Under 20: La meglio gioventù

Trampolino di lancio verso la scherma di livello assoluto, la categoria Under 20 è da sempre una vetrina interessante per ammirare in azione giovani talenti destinati, in molti casi, a diventare i campioni del futuro. E così, mentre manca sempre meno alla ripresa dell’attività della Coppa del Mondo senior, è tempo di dare un’occhiata a quanto sin qui accaduto nella stagione Under 20, concentrandoci sulla Govine Italia.

Partiamo da una constatazione: anche a livello giovanile, l’Italia è una garanzia in tutte e tre le armi. A partire ovviamente da quell’infinita cassaforte di allori che risponde al nome di fioretto. In campo maschile è deflagrato l’immenso talento di Francesco Ingargiola: 17 anni, l’anno scorso dominatore assoluto fra i cadetti, quest’anno partito a razzo anche nella categoria superiore: due vittorie e un terzo posto il bilancio sin qui dello jesino, che nell’ultima prova di Udine è giunto undicesimo.  In campo femminile, guidano la fila due azzurre: Camilla Mancini (vittoria per lei nella prova di Bochum) seguita Francesca Palumbo, due volte a podio questa stagione. Da seguire poi con attenzione le ragazze salite dalla categoria cadetti: Erica Cipressa, Camilla Rivano, Martina Sinigalia, altri gioiellini da esporre in un prossimo futuro nelle vetrine più prestigiose.

Dal fioretto alla sciabola, cambia l’arma ma non il risultato. Perché anche qui a svettare sono due portacolori azzurri: fra la ragazze comanda Martina Criscio, fra i ragazzi Francesco D’Armiento.  La foggiana, bronzo mondiale di categoria l’anno scorso a Porec, guida una pattuglia di giovani molto promettenti: Flaminia Prearo, romana classe 1996, è andata a podio nella gara di Sosnowiec dove ha centrato il bronzo, perdendo la semifinale solo all’ultima stoccata contro la statunitense Sage Palmedo, poi vincitrice. Podio anche per Sofia Ciaraglia e Camilla Fondi, bronzo per entrambe rispettivamente a Dormgaden e Udine. Giovanissima, ma di gran talento, la padovana Eloisa Passaro, classe 1997.
Da Foggia arriva anche Francesco D’Armiento, neo entrato nella squadra delle Fiamme Gialle. Un ingresso bagnato dalla vittoria nella prova di Dormgaden, podio tutto azzurro completato da Iacopo Rinaldi e Marco Bonsanto, corregionale proprio del Numero Uno al mondo. Leonardo Affede ha fatto bronzo a Udine nella prova vinta da Luca Curatoli, dove ben quattro azzurri sono arrivati nei primi otto e solo gli incroci ai quarti hanno impedito un eventuale podio tutto italiano. Segno inequivocabile che la sciabola di casa nostra scoppia di salute.

Da ultimo la spada: salutati Andrea Santarelli e Marco Fichera, pronti quest’anno a fare il grande salto nella scherma dei grandi, il settore maschile può consolarsi con il doppio podio di Gabriele Cimini, bronzo tanto a Helsinki quanto a Udine. Un podio anche per Lorenzo Buzzi, anche lui bronzo nella prova di Bratislava. Fra le donne, spicca certamente il nome di Alberta Santuccio: la catanese ha infatti vinto già due prove di Coppa del Mondo ed è l’elemento di punta del settore giovanile al femminile. Il “numero” suo lo ha fatto a Porec, scorsi mondiali di categoria, nella finale per il bronzo della prova a squadre, allorchè rifilò all’avversaria ben venti stoccate in tre minuti. Catania fucina di spadiste, perché etnea come Alberta è Giorgia Pometti. Viene invece da Firenze Nicol Foietta, classe 1995, bronzo a Bratislava nel giorno della vittoria della Santuccio.

Twitter: @agenna85

Foto di Augusto Bizzi per Federscherma