Ritorna il GPG, a Riccione riapre la fabbrica dei sogni per i campioni del futuro

Un libro celebra i 60anni di storia del GPG "Renzo Nostini"

Il GPG Renzo Nostini torna nella sua classica cornice primaverile e si prepara ad accogliere e raccontare i sogni in pedana di quasi 2700 atleti under 14.

 

Se chiedete a uno qualsiasi degli atleti che ora rendono lustro all’Italia sulle pedane internazionali quale sia la gara in assoluto che più li ha emozionati, la risposta è pressoché scontata: il GPG di Riccione. Nei ricordi di chi l’ha vissuta nessuna gara è stata, per emozioni suscitate, tanto iconica e fondamentale: la tensione per la posta in palio, il brivido della prima volta o il magone per un capitolo che si chiude; e ancora,  le trasferte con i compagni di sala, le nuove amicizie che fra un assalto e l’altro mettono i primi germi per poi cementarsi magari nel corso degli anni.

Una gara speciale che quest’anno lo sarà ancora di più. Ora che l’incubo della pandemia sembra farsi via via sempre più pallido ricordo, c’è il ritorno alla cornice primaverile. Quella classica, di metà maggio, nella stagione che per eccellenza simboleggia la rinascita dopo i rigori e il freddo dell’inverno. Ci sarà nuovamente il pubblico sugli spalti, pur con le dovute precauzione per ricordare che quel nemico invisibile è pur sempre presente fra noi. Ci saranno ancora gli occhi lucidi e i cuori all’impazzata dei genitori a palpitare per i propri figli che poco sotto inseguono i loro sogni dietro a una maschera e con un’arma in mano.

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E chissà che fra le pedane della Play Hall non si aggiri anche qualche campione della nazionale. Ora idoli ed esempi per molti bambini e bambine che provano a seguirne le orme, ma qualche anno fa a loro volta soltanto giovani atleti con la sacca piena di speranze. Dal “Renzo Nostini”, il cui albo d’oro è un vero viaggio da brividi nella storia della scherma azzurra, è decollata la loro carriera e sempre da cui altre sono pronte a fare lo stesso.

Ce lo immaginiamo, questo esercito pacifico di under 14, osservare con occhi sgranati chi adesso si gioca Mondiali e Olimpiadi chiedendo loro un consiglio, una carezza, una parola di conforto. O più semplicemente una fotografia e un autografo su guanti e giubbetti, da mostrare con orgoglio ai compagni di sala una volta finita la gara. Fa tutto parte di questa immensa fabbrica di sogni chiamata GPG, la gara che anche all’estero ci invidiano e che per l’ennesima volta è pronta ad aprire nuovamente i battenti per una settimana all’insegna della gioia e per una grande, meravigliosa festa della scherma.

Benvenuti a Riccione, where amazing happens.

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Foto Pavia/Bizzi