Battuti in finale i Campioni del Mondo del Giappone, l’Italia vince la gara a squadre di fioretto maschile a Istanbul. Podio anche per la Francia.
Lo aveva detto Stefano Cerioni prima di imbarcarsi in direzione Istanbul: quel quinto posto dei Mondiali di Milano non era andato proprio giù, né a lui, né tantomeno ai suoi ragazzi. L’inciampo capitato nel momento peggiore a guastare una stagione sin lì memorabile. E allora ecco Istanbul e la prima occasione utile per prendersi la rivincita. Ovviamente nel modo migliore possibile: sbancando il jackpot nella prima stagionale di Coppa del Mondo a Istanbul e mettendo una più che seria ipoteca sulla qualificazione ai prossimo Giochi Olimpici, per cui manca soltanto la certificazione matematica.
Orfana di Tommaso Marini, l’Italia affida a Guillaume Bianchi il compito di affiancare in pedana Alessio Foconi, Daniele Garozzo e Filippo Macchi. Tre che alla voglila di riscattare il Mondiale di Milano hanno aggiunto quella di volersi rifare della gara individuale di ieri. Ed ecco creato il mix letale che ha permesso all’Italia di sbancare il vernissage stagionale. Il 45-41 contro i campioni del Mondo del Giappone, maturato al termine di un match molto equilibrato per due terzi prima del break decisivo operato da Bianchi su Nagano in apertura della terza tornata, è stato l’ultimo atto di un cammino iniziato in mattinata con l’Ucraina e passato poi dalla rivincita su Hong Kong ai quarti di finale e dal successo contro gli Stati Uniti in semifinale.
Al terzo posto hanno poi chiuso gli stessi Usa, che nella finale con in palio l’ultimo gradino del podio disponibile si sono imposti per 45-42 sulla Cina. Perché se a Milano è stata scritta una storia diversa, alla fine a comandare nella città chiamata fioretto maschile sono spesso e volentieri i Cerioni boys.
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Foto Augusto Bizzi
