La scherma italiana piange Irene Camber, la grande campionessa italiana è morta a 98 anni

La scherma italiana piange Irene Camber, la grande campionessa italiana è morta a 98 anni

Nel 1952 regalò all’Italia della scherma femminile il primo oro ai Giochi Olimpici. La morte a 98 anni dopo una vita interamente dedicata alle pedane.

Addio Irene Camber. La Signora della scherma italiana si è staccata dal rullo ed è scesa dalla pedana. Se n’è andata a 98 anni, dopo una vita ricca di successi e un esempio di valori e correttezza destinati a venire tramandata di generazione in generazione. Un amore incondizionato, quello della campionessa triestina con la scherma. Lo sport che le ha dato non solo tanti allori ma anche e soprattutto la possibilità di viaggiare e girare per il Mondo in un’epoca, quella dell’immediato secondo dopoguerra, in cui l’Italia provava a risollevarsi dopo le devastazioni belliche. Ma nella vita di Camber c’è stato tanto oltre la scherma: diplomata in pianoforte, Irene è stata anche fra le prime donne in Italia a conseguire la laurea in chimica industriale.

Tornando alla scherma, il suo nome resta indelebilmente legato alla vittoria ottenuta nel 1952 alle Olimpiadi di Helsinki al termine di una vera e propria maratona soffertissima. Una vittoria che è pietra miliare per lo sport femminile italiano, seconda donna di sempre dopo Ondina Valla nel 1936 (nell’atletica leggera) a mettersi al collo la medaglia più prestigiosa dei Giochi. A quel successo avrebbero poi fatto seguito i titoli iridati conquistati nel 1953 (individuale) e nel 1957 (a squadre) oltre a una prestigiosissima medaglia di bronzo sempre a squadre vinta all’Olimpiade di Roma 1960.

Lo scorso luglio, in occasione dei Mondiali di Milano 2023, Camber aveva presenziato alle finali della prova a squadre femminile posando poi per una foto con le neo campionesse del Mondo Arianna Errigo, Martina Favaretto, Francesca Palumbo e Alice Volpi.

Twitter: agenna85

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Foto Eva Pavia/Bizzi Team